Discussione: Il Falco della strada
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Vecchio 05-11-2016, 00.40.39   #876
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Scena III: Macchine e uomini

"Su Marte gli era sembrato tutto perfettamente logico, ma quello era Marte."

(Isaac Asimov, Sogni di robot)



Il pilota ascoltò ogni parola di Clio guardandola per lunghi istanti, per poi cercare l'immensità della notte attraverso i vetri dell'auto.
“Sembri una filosofa...” disse infine “... magari anche un po' romantica, persino quasi infantile...” posando la bottiglia vuota “... e comunque parli troppo... di me non sai nulla... nulla di quelli come me...”

“Diglielo...” la ragazza guardandolo negli occhi “... diglielo quando tornerai da lei...” con lo sguardo nel suo “... diglielo... diglielo che per lei ha rinunciato a tutto... che stai costruendo il tuo mondo intorno a lei...”
“Smettila...” mormorò lui “... non sai quel che dici...”
“Allora guardami e dimmi che non è vero...” la ragazza “... che per te lei non è nulla... che non sei qui ad aspettarla... aspettare che torni, che ti chiami o che ti scriva... dimmi che non è vero nulla ed io ti crederò...”
“Tornatene a casa...” il pilota alzando lo sguardo verso l'immensità della sera “... è meglio dammi retta...”
La ragazza scosse il capo.
“Non la sto aspettando...” fissandola lui “... non più... non tornerà stanotte... e non tornerà mai più... ha scelto lui...” scagliando un sasso nel lagno “... buffo, vero? L'idolo della folla, il campione, la superstar... rifiutato per un rappresentante di non so neanche cosa...” sorridendo beffardo “... ed ora vattene...” e si incamminò nella sera e nei suoi misteri.

Quel ricordo vago gli attraversò il cuore.
“Ti riporto al centro...” mormorò, per poi mettere in moto e ripartire.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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