Giovane Clio...
Ho letto da troppi anni oramai l'intera saga citata dal Cavaliere della Carretta, per apprezzarne oggi ogni sfumatura, ma ricordo con estremo piacere i passi del prologo iniziale in cui il Narratore ricordava l'incontro con Igraine, una descrizione molto accurata e molto poetica, tanto da risvegliare nel mio fanciullo, ricordi di manzoniana memoria nella magistrale presentazione di Gertrude, la Monaca di Monza. Due mondi apparentemente lontanissimi ma uniti dalla stessa Poesia.
Taliesin, il Bardo
p.s. A questo proposito Giovane Clio, non vorrei rischiare (come sempre) di finire fuori tema, ma mi farebbe molto piacere, per la salvezza della Musica e della Poesia che si sono ultimamente impoverite tra le strade lastricate di Camelot, che tornaste a scrivere qualcosa di vostro. E' come una spece di magia, è come sollevare l'anima dal corpo e portarla in cielo, credetemi...
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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