Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 24-03-2011, 00.45.42   #23
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
In piedi vicino ad un basso tavolino, osservavo distrattamente Pascal giocherellare beatamente con la sua coda... ad un tratto due sonori colpi sulla porta mi indussero ad alzare lo sguardo, appena in tempo per vedere un uomo alto, robusto e completamente armato entrare nella stanza.
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Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
il capitano raggiunse lady Talia.
"Dove preferite discutere, milady?" Chiese alla ragazza.
Gli sorrisi e mi andai a sedere su di un ricco seggio dall’alto schienale disposto proprio al centro della piccola sala di rappresentanza in cui mi aveva trovata...
“Capitano...” dissi, in tono suadente “Vi ringrazio di aver accettato il mio invito! Vi prego...” soggiunsi poi, invitandolo con un piccolo gesto del braccio a sedersi di fronte a me “Vi prego, accomodatevi!”
Lo osservai avvicinarsi con passo sicuro, non staccando gli occhi dal suo volto neanche per un istante.
Pascal aveva smesso di giocare ed era venuto a sedersi ai piedi del mio seggio, con i vivaci occhi verdi puntati sul nuovo venuto.
Continuai a fissare l’uomo per qualche momento, infine iniziai a parlare lentamente...
“Ditemi, Capitano... e vi prego di essere preciso con me... è davvero tanto grave la nostra situazione? Mi sono giunte voci sconcertanti riguardo a scontri atroci nei quali abbiamo avuto la peggio... è vero, dunque, tutto ciò?”
Feci una breve pausa... avvertivo gli occhi dell’uomo su di me ed ebbi la chiara sensazione che lui stesse valutando me, non meno di quanto io stavo valutando lui.
“Vedete...” proseguii poi “mi trovo in una situazione alquanto spiacevole! Il duca Rauger, che Dio l’abbia in gloria, ci ha lasciati solo da pochi giorni, e tuttavia pare che la situazione stia precipitando di momento in momento... ritengo dunque che non sia più il caso di tergiversare! Occorre prendere provvedimenti, occorre muoversi e occorre farlo in fretta!”
Modulavo la voce con un tono delicato e vagamente sommesso, ma vi era un’imperiosa nota di urgenza in essa che ben si poteva distinguere.
“Vi ho chiesto di venire da me, Capitano Monteguard, perché sono a conoscenza della stima che il duca Rauger aveva per voi... egli vi riteneva un uomo giusto e retto, vi riteneva un uomo leale... e questa è, ai miei occhi, già una buona carta di presentazione! ...Perché voi capirete che, in una simile circostanza, una donna nella mia condizione deve sapere con assoluta certezza su chi poter fare affidamento! Voi certo capirete che, di questi tempi, la fiducia è una merce molto rara!”
I miei occhi, che fino a quel momento erano rimasti fissi sul volto del mio interlocutore, si mossero lentamente verso le sue mani, come a voler cercare segni di inquietudine o di indisposizione... ma non mi parve di scorgerne, così li rialzai.
“Ho da poco ricevuto la notizia dell’imminente ritorno di mio marito dal suo viaggio!” esclamai improvvisamente “Ne sarete a conoscenza!”
Questa volta mi parve di scorgere un breve lampo nei suoi occhi, anche se non avrei sapute dire dovuto a cosa, ma fu tanto rapido che avrei anche potuto immaginarlo.
“Sarò molto chiara con voi, Capitano...” continuai “Voi vivevate qui già da prima del mio arrivo, dunque suppongo che conosciate molto bene l’indole del mio adorato consorte! Egli, lo sapete, è uomo irruento e impulsivo... sconsiderato, perfino! E’ uomo che non conosce mezze misure e che difficilmente piega la sua indole alla ragione o a qualsiasi altro equilibrato sentimento...”
Percepii una nota vagamente amara nella mia voce che forse notò anche l’uomo che mi stava di fronte, tuttavia il suo sguardo nel mio era indecifrabile.
“Ciò nondimeno egli è il legittimo erede di lord Rauger! E’ l’unico suo discendente e dunque l’unico suo possibile successore... Egli è, definitivamente, il solo che possiede il sacro diritto di reclamare il ducato! Gli altri sono nient’altro che usurpatori!”
La mia voce si spense e un denso silenzio calò nella sala... mentre, distrattamente, le mie dita si stringevano intorno al medaglione che portavo al collo, quasi a voler proteggere il volto che vi era raffigurato all’interno.
Osservai quel silenzio per qualche minuto, poi ripresi...
“Come dicevo poc’anzi, Capitano, la fiducia è una merce rara, di questi tempi... tuttavia, ritengo di potervi offrire la mia. Avrò in cambio la vostra fedeltà?”
Lo scrutai ancora per un attimo, mentre il mio sguardo su di lui si fece ancora più intenso...
“Desidero che offriate quell’assoluta fedeltà a mio marito quando giungerà! ...Posso fidarmi di voi, Capitano Monteguard?” domandai lentamente.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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