"Sarà meglio tornare al palazzo ora." Disse Elv e Gwen, mentre il vento era cresciuto per intensità e la temperatura era calata sensibilmente.
Tiro' le redini del suo stallone e con un cenno del capo invitò, anzi ordinò, la ragazza a seguirlo.
Galopparono così per la fredda e verde campagna, fino a raggiungere il palazzo.
"Si dice" mormorò ad un tratto lui "che le ragazze dai capelli rossi portino guai, sfortuna." Smontando giù da cavallo e fissando la giovane. "È una fortuna per te che io non sia superstizioso, nè che abbia avuto una degna educazione religiosa." Accennando un sorriso impertinente. "Forse non rispettero' le donne altrui, ma almeno non le mando a bruciare sul rogo. Specie se belle." Ridendo piano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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