Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 31-08-2011, 11.41.36   #42
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Erano anni che mancavo da Animos, ero una bambina allora, figlia di un errore materno il cui padre non sapevo neanche chi fosse......il giorno costretta a fare i piu' umili dei lavori.....l'uomo che aveva sposato mia madre non aveva un animo gentile e raffinato.....ero soltanto una bocca in piu' da sfamare, non riusciva neanche a pronunciare il mio nome se non con fischi e parole sgraziate........vivevo fuori casa, non avevo il diritto di avere un tetto sulla testa e che fosse state o inverno poco contava.......ma quella era la mia piccola liberta', potevo vivere di sogni e di aria pura......la natura mi faceva da maestra.....e il giorno e la notte diveniva il mio scorrere del tempo, fu cosi' che conobbi un uomo, ero un essere spigoloso, senza alcuna grazia e con i capelli terribilmente aggrovigliati......fu per lui un problema riconoscere se fossi maschio o femmina, solo la mia voce gli rese nota la mia femminilita'.............lo incontravo di notte, quando messa in un angolo accanto al fuoco riparata dalle fronde di un albero lo ascoltavo mentre leggeva, poco comprendevo.....ma man mano che le notti passavano incominciai a guardarmi intorno in maniera diversa e cosi' capii che ero li per imparare........Un giorno mi resi conto che valevo solo qualche bottiglia di vino e fui condotta da quell'uomo, che divenne per me un porto sicuro, in Bretagna........c'erano altre ragazzine come me, era un villaggio immerso nel bosco , le cui case sembravano palazzi cresciuti tra gli alberi........fui lavata, sfamata e resa presentabile....per la prima volta vidi il colore delle mie carni.......e compresi che la mia pelle ora era profumata di lavanda.........imparai a leggere e a scrivere, vivevo tra ricche biblioteche e maestri esigenti, tutto diventava conoscenza, crebbi serena ed appagata.........imparai cosa fosse La Fratellanza, L'Uguaglianza e la Liberta'...........imparai a riconoscere il bene del creato ed ad amare a prescindere da qualsiasi condizione........Ma venne il momento di comprendere perche' fui condotta in quel luogo e allevata tra il rispetto delle regole ed un amore incondizionato. Dovevo tornare al mio paese di origine per scoprire chi fosse mio padre e per dare un senso a quaella ribellione che non avrebbe portato a nulla che non ad altro sangue innocente.....................Piu' mi avvicinavo e piu' sentivo nascere in me l'angoscia.................Avevo abbastanza denaro per dormire qualche notte alla locanda, ma avrei dovuto trovarmi un lavoro, cosi' entrai al borgo, non era cambiato qualsi nulla, le persone erano rimaste indifferenti, o almeno cosi' mi parve, mi fu indicata la locanda in cui avrei potuto dormire e mangiare qualcosa.......cosi' vi entrai e cercai il Locandiere......era un uomo tarchiato ...il suo grembiule non vedeva l'acqua da tempo......ma ero cosi' stanca che poco importava se il luogo fosse pulito o no...giorni di cammino si facevano sentire..." Perdonatemi sigore, desidero sapere se avete una stanza da darmi........e un pasto caldo........"

Ultima modifica di elisabeth : 31-08-2011 alle ore 12.13.44.
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