Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 04-09-2012, 20.08.10   #1049
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Come detto, l'incontro tra la cultura di Capomazda e quella di Sygma ha generato una straordinaria produzione artistica e letteraria, che ha lasciato opere di indubbio valore.
Tra i vari generi molto vivo è quello teatrale, che proprio dall'osmosi di queste due civiltà ha visto partorire opere vivaci e di altissima qualità, che mischiano con straordinaria maestria e naturalezza i richiami del teatro classico (elegia e dramma pastorale) con le atmosfere vivaci e folcloristiche delle novelle e quelle raffinate della poesia lirica cortese.
Tra le opere più riuscite vi è la commedia “Alyta”, messa in scena per la prima volta al Palazzo del Belvedere davanti all'Arciduca Taddeo IV, durante le nozze di suo figlio Laovinio con la bella principessa assarese Alissia.
L'opera comincia con un monologo di messer Amore che parla delle meraviglie della sua arte, di come sia perfetta ed assoluta, invitando tutti gli amanti a non smettere mai di sognare e rassicura loro che egli presto esaudirà ogni loro desiderio.
La scena iniziale avviene a casa del ricco Zillone, sposato con la bella Angelica.
La donna è affascinata dalle storie e dalle gesta dei grandi cavalieri e nutre una vera e propria passione per le avventure del celebre cavaliere capomazdese Ardanis.
Questi, però, oltre alla sua straordinaria abilità di spadaccino, possiede anche fama di inguaribile Don Giovanni.
Ecco perchè quando giunge a Zillone una lettera dell'Arciduca che lo invita a concedere ospitalità proprio ad Ardanis, egli da di matto, temendo per il suo matrimonio.
Il cavaliere è stato assoldato dal re di Sygma per cercare la sua figlioletta rapida dai pirati anni prima e per questo Ardanis ha chiesto collaborazione al ducato della sua terra.
Zillone, allora, per salvare le sue nozze, mette in atto un piano: sostituire sua moglie.
La donna, così, viene inviata con una scusa da sua madre e al suo posto Zillone mette la schiava Alyta, prestatagli da un suo caro amico.
E appena arrivato a casa di Zillone, Ardanis viene subito attratto dalla bellissima schiava.
Alyta però, ragazza virtuosa e aliena da ogni tendenza mondana e cortese, respinge l'affascinante cavaliere, mettendo a dura prova la volontà del cavalleresco rubacuori.
Egli infatti è ben poco abituato a donne capaci di resistergli e questa nuova situazione stravolge completamente la sua indole di farfallone.
Così, la bellissima schiava, sempre fingendosi la moglie di Zillone, chiede, di volta in volta, ad Ardanis prove e gesta sempre più difficili, con lo scopo di fiaccarne la determinazione e lasciarla in pace.
Ma, stupendo in primis se stesso, Ardanis, ormai completamente acceso d'amore per l'affascinante popolana, mostra una pazienza ed una volontà senza limiti nel cercare di conquistarla.
Così rinuncia a varie relazioni che aveva con ricche gentildonne ammogliate, si limita a salvare dame in pericolo senza più tentare di sedurle, per poi arrivare persino a concedere la libertà alle sue 800 ancelle!
In una di queste imprese richieste da Alyta, il nostro eroe innamorato affronta un gigante pagano, Sammione, che blocca l'accesso ai pellegrini diretti in un luogo di culto.
Il gigante è solito porre un enigma agli sfortunati passanti, rompendo loro poi tutte le ossa, di fronte ad una risposta sbagliata, nel tentativo di adoperarli come giaciglio.
E trovandosi davanti Ardanis, Sammione comincia così a recitare:

“Richiede abilità.
I suoi fiori hanno un solo colore.
Può essere fatta con vari materiali.
Appare in ogni romanzo cavalleresco.
Mangia i suoi simili, ma anche i più deboli.”

Naturalmente il nostro eroe risolve l'enigma e mette fine alle angherie del gigante, convertendolo al Cristianesimo e facendone il suo fedele scudiero.
Una delle scene più belle e romantiche della commedia è quella della notte in cui, condotta Alyta in un borgo sul mare incantato, Ardanis le giura amore eterno, chiedendole di essere solo sua.
La ragazza, allora, vinta dall'infaticabile amore del cavaliere e convinta della sua sincerità, gli rivela ogni cosa su di lei, smascherando così il piano di Zillone.
I due, sotto una Luna magica, fanno l'amore ed è in quel momento che Ardanis vede il giglio, simbolo della casa
reale di Sygma, tatuato sulla spalla di lei.
Comprende così che Alyta altre non è che la principessa sygmese rapita anni prima dai pirati e poi venduta come schiava.
Ardanis allora la riconduce da suo padre che offre al cavaliere terre e titoli come inizialmente pattuito.
Il cavaliere però rinuncia a tutto, chiedendo solo la mano della ragazza.
Ella, ormai innamorata di lui, acconsente e la celebrazione delle nozze chiude la commedia.

E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscite a risolvere l'arcano del gigante Sammione?
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