Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 28-03-2011, 16.22.17   #76
Morrigan
Cittadino di Camelot
 
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Morrigan ha un'aura spettacolareMorrigan ha un'aura spettacolare
Il cammino procedeva tranquillo... troppo tranquillo... ed era un male... quando c'è troppa calma, c'è anche troppo tempo per pensare... troppo tempo per ricordare...

"Andrò a cercarlo in capo al mondo!"
"Io ti voglio qui, a Cassis!"
Morrigan fissò gli occhi scuri di suo zio. Possibile che non comprendesse, che non condividesse?
Era cresciuta con lui, come fosse stata sua figlia. Morven possedeva la chiave dei suoi pensieri, e lei di quelli di lui. Perchè erano stati più che un padre e una figlia. Non possedendo direttamente e naturalmente questo legame, erano riusciti ad essere anche amici e consiglieri l'uno dell'altra.
"Zio, tu parli come se non comprendessi... quell'uomo ha ucciso mia madre!"
A quelle parole, Morven impallì. Aveva appena 36 anni a quell'epoca. Era ancora un uomo nel fiore della vita. Bello, energico, pieno di tutte quelle doti che avevano fatto di lui un duca amato dalle sue genti e temuto dai suoi nemici, e governava le terre di Cassis, le terre dei suoi padri, ormai da quasi vent'anni, con mano ferma e giusta insieme. Eppure bastarono quelle poche parole, lanciate da una fanciulla con asprezza, per alterare i lineamenti del suo viso. Divenne cupo, e qualche ruga apparve vicino agli occhi. In quell'istante parve quasi più vecchio, come segnato da un profondo dolore. Guardò la nipote che lo fronteggiava con sguardo implacabile.
"Morrigan, lo sai che tua madre non è stata uccisa..."
Non terminò la frase. Morrigan lo sapeva. Quello era il solo cruccio che suo zio avesse mai avuto in tutti quegli anni. Il pensiero di sua sorella, Lady Zulora, che una mattina, all'alba, si era trafitta il cuore con un pugnale. Non aveva potuto nemmeno darle la sepoltura che avrebbe voluto, ma doveva piangerla nella terra sconsacrata destinata a tutti coloro che avevano posto fine alla propria vita in modo tanto violento. Una colpa di cui si era fatto responsabile e che non riusciva ad espiare. Ma Morrigan non la vedeva così. Non erano le preghiere che avrebbero dato pace all'anima di sua madre, secondo lei. Solo la vendetta, pensava... solo la vendetta...
"Zio, quell'uomo ha contribuito alla sua caduta in maniera irreparabile... ed io per forza devo andare!"
Tra loro trascorse un lungo silenzio. Morven si era rivolto verso la grande finestra che dava sulla corte. Non la guardava.
"Potrebbe essere già morto, per quel che ne sappiamo...", mormorò.
"Se è morto, la vista della sua tomba sarà la giusta ricompensa per il mio viaggio"
"Potresti non tornare..."
Morrigan chinò piano le lunghe ciglia nere.
"In tal caso, ricordatemi nelle vostre preghiere..."
"Una terra senza eredi è una terra senza futuro, Morrigan... io ti prego di non commettere lo stesso errore che io feci quando avevo la tua età"
Morrigan rimase un istante, pensosa.
"Allora cercherò di imparare dal mio viaggio quanto tu stesso imparasti dal tuo"
Non c'era più altro che potessero dirsi. Si guardarono negli occhi, e si erano compresi...

La mano di Morrigan, istintivamente, scivolò al suo fianco, alla ricerca di qualcosa, qualcosa di familiare. Ma in quell'istante il suo cavallo ebbe uno scarto e si fermò, sbalzandola fuori dai suoi ricordi.
Tornò vigile, cercò con lo sguardo Melisendra e vide che la sua cavalcatura si era imbizzarrita. La strana donna aveva ripreso subito il controllo dell'animale, ma in quel balzo le si era scoperto il capo e l'incantatrice si era affrattata a ricoprirsi.
Il motivo di tanto tramestio era un uomo, che era apparso all'improvviso sul loro cammino. Era senza cavallo e portava con sè la sua sella. Era senza ombra di dubbio una visione piuttosto bizzarra, e Morrigan lo fissò immediatamente con curiosità. Il suo aspetto era fiero e nobile, sembrava senza dubbio un cavaliere... ma che ci faceva in quelle terre, che si dicevano infestate di malvagità, senza nemmeno una cavalcatura?
Morrigan si avvicinò allo sconosciuto con circospezione, studiandolo con i suoi grandi occhi ambrati.
"Ehi, voi!" lo apostrofò con voce lievemente divertita "Avete bisogno di aiuto, messere, o avete soltanto perso una scommessa?"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
Morrigan non è connesso