Discussione: Il Giglio Verde
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 01-09-2011, 14.46.36   #71
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Risparmiatevi la pena, madame…” disse De Jeon fissando Melisendra “… l’anima non esiste.” Fece un cenno col capo e alcune guardie portarono via le due prigioniere.
Malisendra e Giselle furono così messe su una tetra carrozza con le sbarre di ferro al posto dei finestrini.
Questo sinistro mezzo attraversò le stradine della capitale, tra la folla che, riconosciuta la carrozza ed i suoi passeggeri, gridava ed inveiva contro i tiranni aristocratici e i corrotti ecclesiastici.
Nella carrozza con le due donne vi erano altre due persone: un nobiluccio di mezz’età, ormai ammutolito ed intontito per lo spavento e l’ecclesiastico che i lettori hanno incontrato nella prigione del casermone, il vescovo de Touls.
La carrozza prese allora una deviazione, penetrando nelle viuzze più interne, per tagliare poi verso la periferia e prendere la strada verso la famigerata fortezza di Arblues, luogo destinato ai nemici politici e avvolto da una sinistra fama di dolore, disperazione e dannazione.
“Siamo perduti…” mormorò fissando il vuoto il nobiluccio fino ad allora perso nel suo silenzio.
Giselle abbracciò la sua padrona e scoppiò a piangere.
“Facciamoci forza, fratelli…” sospirò il vescovo “… anche Nostro Signore fu condannato dai Suoi carnefici… confidiamo nella Sua Misericordia e nella Sua Gloria…”
“Hanno ragione i Ginestrini!” Urlò all’improvviso il nobiluccio, come vinto dalla disperazione più profonda. “Non vi è nessun Dio! Altrimenti sarebbe qui a salvarci! A salvare noi che l’abbiamo servito per tutta la vita!” E scoppiò a piangere. “Io… io ho combattuto con i Veneziani in Grecia contro i Turchi infedeli, per proteggere Costantinopoli e le sue reliquie… e così la Fede mi ripaga… non voglio morire…”
“Fattti forza, amico mio…” scuotendolo il vescovo “… fatti forza…”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso