Discussione: Romanzo Titurel (Wolfram von Eschenbach)
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Vecchio 30-05-2013, 14.06.21   #2
Taliesin
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Taliesin ha un'aura spettacolareTaliesin ha un'aura spettacolareTaliesin ha un'aura spettacolare
Il frammento del Titurel, un insieme di 170 quartine ispirate al verso lungo del Nibelungenlied, si apre con la genealogia della famiglia del Graal, ma č soprattutto, nell´incontro di Sigune e Schionatulander e nella grande scena del "guinzaglio del bracco", il racconto delle gioie e degli affanni dell'amore, della sua onnipotenza, anche fatale. Ma chi vorrā condannarlo? "L'amore č ovunque, tranne che all'inferno". Ecco Schionatulander inseguire un misterioso bracco, che porta incastonata nel prezioso lunghissimo guinzaglio una storia d'amore. Lo spinge l'imperioso capriccio di Sigune, che ha iniziato a leggere la storia - solo se ritornerā con il guinzaglio, gli promette, sarā sua - e l'impresa gli costerā la vita. Nel narrare frantumato e iperbolico, come spinto dal ricordo, nella sintassi sconvolta Wolfram sembra muoversi ai confini della lingua, attraversando e lacerando gli stilemi del codice cortese. Su tutta la vicenda domina Sigune, nei suoi desideri e tremori, nel suo orgoglio di nobile dama, nelle sue incantevoli fantasie di fanciulla: "L'amore che cos'č? Č un lui? Puoi descrivermi l'amore? Č una lei? E se l´amore viene a me, posso fidarmi dell´amore? Posso custodirlo tra le bambole?... Sono capace di attirare l'amore?".

Chissā cosa avrebbe risposto in merito all'attanagliante ed arcano quesito che move il mondo e le stelle, sull'incompiuto finale, il buon Wolfram...?meditate gente...meditate...

Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico č stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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