Discussione: Il Santo Graal
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Vecchio 18-01-2009, 10.42.32   #5
Lancelot
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Lancelot sarà presto famosoLancelot sarà presto famoso
Mio Signore Myrddin, come sempre le vostre parole sono accompagnate dalla saggezza e da un profondo e curioso stimolo intellettuale. Me ne compiaccio, vi applaudo, e cercherò di rispondervi secondo quello che è il mio punto di vista.
Ho sempre inteso la ricerca del Santo Graal come la risposta alla più grande delle domande: Chi sono io?
Se è vero, come taluni asseriscono, che Santo Graal altro non è che una storpiatura delle parole Sanguis Realiis, ovvero il sangue del Cristo Nostro Signore, allora potrebbe essere lecito pensare che la sua ricerca altro non sia che la ricerca del "divino" in ognuno di noi. La ricerca di una dimensione spirituale che ci elevi dalla condizione materiale in cui il mondo ci ha posto, e che ci faccia vedere ciò che realmente siamo al di là dell'effimera immanenza.
Ma non mi piace un'interpretazione così strettamente religiosa. Secondo me la ricerca del Santo Graal è la ricerca di se stessi. Cercare il Santo Graal significa avere il desiderio di scrutare oltre il velo di apparenze che ci occlude lo sguardo, significa porsi delle domande, significa essere irrequieti per la propria vita, sentire che c'è qualcosa di più che ancora non si è trovato, avere lo stimolo ardente e irrefrenabile di chi vuol capire chi è, e quale è il suo posto nel mondo. Quali sono le sue reali dinamiche, per cosa vale la pena vivere e per cosa vale la pena morire. La ricerca del Graal è la ricerca di questa verità. Non necessariamente una verità di fede, ma la propria soggettiva verità, cui tutti gli uomini nati liberi e uguali sotto il Cielo hanno diritto. La comprensione di se stessi è il più grande mistero della vita. Forse non basterebbe un'intera esistenza per dare una descrizione fedele del proprio io. Ma già avere la curiosità di farlo, già il riconoscere che si è ancora lontani dalla verità, e che il nostro "vero se stesso" è ancora lontano dall'essere rivelato, rende la nostra "Cerca" già ben che cominciata.
La ricerca del Graal è la metafora di un viaggio, in questo caso, un viaggio all'interno della propria anima. Da secoli si scrive sull'importanza del viaggio come possibilità di scoperta del Sé. Le città che visiteremo, le genti che conosceremo, i costumi che scopriremo, sono importanti nella misura in cui ci permetteranno di conoscere noi stessi, attraverso il confronto con l'altro.
Non sarà certo cosa facile, perché noi siamo il prodotto di ciò che vive attorno a noi, dell'educazione che ci viene impartita sin da bambini, delle influenze esterne, positive e negative, che nel corso della nostra vita riceviamo. Ma così come lo scultore rifinisce un pezzo di pietra grezza, scalpellando finché non ne porta alla luce la statua finita, allo stesso modo noi siamo pietra grezza al cui interno già "vive" la figura definitiva. Bisogna soltanto portarla alla luce.
Io penso che se sollevassimo il velo dell'apparenza tutti noi scopriremmo la medesima verità assoluta. Una verità che ci direbbe che noi siamo più di un nome registrato all'anagrafe, che siamo più del nostro lavoro, che siamo più dei voti che prendiamo. Ci direbbe che ogni vita può essere unica e speciale, ma che questa unicità è determinata da ciò che si compie, non ci si può considerare speciali senza che si abbiano le ragioni per farlo. Ci direbbe che ogni nostro atto è significativo, e può essere risolutivo. La verità è che in ogni uomo c'è più forza di quanta egli potrebbe mai trovarne in qualsiasi divinità: la forza di creare, la forza di credere, la forza di dare speranza, di donare felicità. Viviamo in un mondo in cui il relativismo dei valori ci ha portato a pensare che nulla ha più significato, men che meno le nostre vite. Il velo dell'apparenza ci ha portato a pensare che le nostre vite sono miserevoli e meschine, sollevandolo noi potremmo riscoprire la grandezza cui siamo destinati. E' questa, secondo me, la verità universale.
Tuttavia il percorso per arrivare a questa verità è diverso per ognuno, ciascuno di noi ha diritto a una sua personale Ricerca del Graal. Per qualcuno la via sarà più tormentata, per altri più agevole, per altri ancora preclusa. Ma come tante vie diverse che conducono alla medesima meta, concordo con voi che ci sia una sola Verità, universale, totalizzante e unica.
Ecco, quella che potete dedurre da queste parole è la mia visione del Santo Graal. La Ricerca per antonomasia.
Spero che potremo discutere in maniera proficua, e se vedete delle falle nelle mie convinzioni vi prego di aiutarmi a superarle.
Sono certo che il nostro Re non potrebbe che sposare le nostre intenzioni e il nostro anelito verso la Ricerca più nobile, attendo solo un suo ordine per eseguire l'ordine che in realtà la mia mente ha sempre serbato nel cuore.
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Un Cavaliere è devoto al valore, il suo cuore conosce solo la virtù,
la sua spada difende i bisognosi, la sua forza sostiene i deboli,
le sue parole dicono solo verità, la sua ira si abbatte sui malvagi

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Ultima modifica di Lancelot : 18-01-2009 alle ore 23.27.20.
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