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Vecchio 20-09-2011, 03.40.39   #1
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Il Contrasto tra il Giorno e la Notte

Il Contrasto tra il Giorno e la Notte…

Conosco ogni angolo di questo reame…
La grande strada lastricata che dalla Porta Aurea corre, tagliando il borgo antico, detto Dei Goti, fino alla cattedrale e poi alle mura del palazzo reale…
Ma anche la strada detta Dei Penitenti, che dal convento di San Cristoforo corre parallela alla cinta muraria più vecchia, fino a lambire la diroccata Rocca dei Rettori Imperiali…
Conosco ogni colore, ogni profumo, ogni suono di Camelot…
E Camelot conosce me come nessun altro…
Da piccolo, appena potevo, correvo verso la campagna, percorrendo la strada degli oleandri, così la chiamavo io, fino a quando diveniva sentiero che si perdeva serpeggiando in quel bucolico idillio fuori dal mondo…
E lì avevo tutto; la mia margherita da interrogare e le vicine colline da immaginare come naturale scenario per le mie storie…
Già, quanto mi mancano quelle colline, soprattutto ora che la notte mi impedisce di vederle…
“T’inganni, cavaliere!” Esclama qualcuno all’improvviso.
“Chi ha parlato?”
“Io, la Notte!”
“Tu non puoi parlare!”
“Io posso parlare e lo faccio attraverso il linguaggio dei sogni…” replica la voce “… e dico sempre il vero, perché i sogni non mentono mai!”
“Allora perché copri col tuo manto le mie colline?”
“Non le copro, le ho solo confuse nei tuoi sogni.”
“Non ascoltarla, cavaliere!” All’improvviso una seconda voce. “Essa t’inganna e ti confonde. Resisti e presto l’alba ti renderà le tue colline!”
“Chi sei tu?”
“Io sono il Giorno ed il mio manto è luminoso, chiaro, splendente. Come la verità.”
“Chi fra voi può ridarmi dunque le mie colline?”
“Io solo posso!” Con sicurezza il Giorno. “Domattina, a Dio piacendo, le ritroverai esattamente dove le hai vedute al crepuscolo. Saranno reali e tu potrai anche raggiungerle. E’ un gran dono quello che ti faccio. Ricordi? E’ in Autunno che le colline diventano più belle, quando il verde sfuma in quel giallo di gusto antico.”
“Questo accadrà solo fino a quando resterai qui!” All’improvviso la Notte. “Se tu dovessi partire allora le smarriresti per sempre, poiché la tua felicità sarà legata ai tuoi occhi, non al tuo cuore.”
“Allora cosa devo fare?”
“Falle tue attraverso di me, cavaliere.”
“E come?”
“Rapiscile da questo mondo! Imprimile nella tua mente e nel tuo cuore e poi io farò il resto.” Accarezzandomi la testa. “Le imprigionerò nei tuoi sogni, cavaliere! Solo io ho questo potere, perché solo la Notte è la dimora dei sogni! Io le condurrò a te proprio attraverso i tuoi sogni e potrai vederle ogni notte, ovunque il tuo cammino ti porterà!”
“Non mentirmi, Notte… le ho già perdute una volta…”
“Le hai perdute perché le affidasti al Giorno!” Sorridendomi. “Ed esse sono svanite seguendo la luce del Sole… ora invece io ti darò occhi nuovi, quelli dei sogni! E a quegli occhi le tue colline non si negheranno mai!”
I sogni seguono la notte nel suo nero manto.
Anche questo silenzio fa parte della notte.
Ma forse il silenzio non esiste.
Forse il silenzio è solo il vero linguaggio dei sogni…
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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