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Vecchio 13-08-2012, 20.03.33   #3068
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
I due ascoltavano con attenzione ogni parola di Talia e seguivano con la medesima applicazione i gesti che la ragazza abilmente metteva loro sotto gli occhi.
E più lei parlava, più loro sembrano come ipnotizzati dalle conseguenze di ciò che diceva.
“La moglie di un cavaliere...” disse ad un orecchio la donna a suo marito “... potrebbe portarci dei guai...”
“Zitta, donna!” Esclamò lui. “Lascia parlare tuo marito... ehm...” tornando a fissare Talia “... tuo... ehm, volevo dire vostro marito... sarà giustamente in pena... noi due, io e mia moglie, siamo buoni Cristiani e vi abbiamo portata qui per Carità... volevamo farvi lavorare perchè siamo poveri ed una mano qui servirebbe come l'aria... ovviamente sareste stata una figlia per noi... ora però che sappiamo la verità...”
“Chiedile della ricompensa...”
“Stai zitta, cagna!” Urlò lui. “Ehm... milady... noi abbiamo agito, come detto, per Carità Cristiana... ma ora vostro marito... essendo un nobile cavaliere... beh, potrebbe risentirsi... e se non ci credesse? Se si arrabbiasse con noi? Come riuscire a farci credere da lui? A portargli un vostro messaggio?”
Intanto, a Gioia Antica, Guisgard era stato trascinato nelle prigioni.
Qui vi erano anche i soldati che avevano abbandonato il corpo di Iwan nel bosco, per coprire così l'accaduto di quella notte.
E nel vedere Guisgard e sentendo le accuse contro di lui, riconobbero subito quel colpo di fortuna per loro.
La morte di Guisgard, infatti, cadeva propizia per chiudere definitivamente quella storia.
Presero allora il prigioniero e rafforzarono le accuse contro di lui con la loro testimonianza.
A quel punto la sorte di Guisgard era segnata.
Lo presero così con forza e lo portarono nel cortile per impiccarlo.
Nel frattempo Guisgard si dimenava e gridava la sua innocenza.
Ma tutto era inutile.
E nonostante ciò, il prigioniero continuava ad invocare la testimonianza della ragazza del Nnfale.
Il cappio però si strinse attorno al suo collo.
Ma proprio mentre stavano per tirarlo, qualcuno bloccò l'esecuzione.
“Fermi, in nome della regina.” Disse una voce dall'alto di una torre. “Conducete il prigioniero da sua Maestà.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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