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Vecchio 12-05-2015, 00.33.52   #5
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La gente, avvertendo l'arrivo dei due battelli volanti, cominciò ad essere subito presa da un rigoglioso e agitato moto di viva insofferenza, come se l'ansia avesse preso il sopravvento su qualsiasi altra sensazione.
La campanella della stazione iniziò a suonare con fervore e tutti, quasi come se fossero automi, si alzarono e si avviarono a passo svelto verso l'uscita, per poi raggiungere lo spiazzo, con al centro un largo e profondo stagno artificiale per accogliere l'arrivo dei due velivoli da trasporto.
Poco dopo, prima l'uno, poi l'altro, atterrarono su quello specchio d'acqua, in attesa ciascuno dei propri passeggeri.
Così, in disordinate fila di due, tre persone, i vari passeggeri si diressero ognuno verso il proprio battello.
L'efficiente droide di controllo si assicurava, esaminando i biglietti di ciascun viaggiatore, che la destinazione di ciascuno fosse corretta.
“Vi auguro un buon soggiorno a bordo, damigella” disse dopo aver controllato il biglietto di Gwen “ed un comodo arrivo a Nuova Camelot.” Con un meccanico e formale accenno di inchino.
In breve, allora, Gwen salì a bordo del battello e prese posto in mezzo ad altri passeggeri che come lei avevano scelto Nuova Camelot come meta.
“Presto, stramaledizione!” Urlò uno dei marinai di bordo. “Non abbiamo tutto il giorno! Vogliamo arrivare a Nuova Camelot quanto prima ed evitare sorprese ed imprevisti!”
“A cosa si riferisce quel marinaio?” Chiese uno dei passeggeri al droide. “Imprevisti? Sorprese? Ma sono sicuri questi viaggi? Io ho moglie e figli con me!”
“Non temete, signore.” Il droide con la sua voce metallica e cortese. “Il mozzo di bordo ha solo trovato un espediente per rendere i passeggeri calmi ed evitare possibili ritardi. I cieli territoriali delle due città, unici spazi in cui i nostri battelli possono volare, sono costantemente sorvegliati ed attraversati da forze militari adibite alla loro sicurezza.”
“Lo spero bene...” mormorò il passeggero “... con quel costano i biglietti...”
Nel frattempo, tra i passeggeri in attesa, vi erano anche Altea ed i suoi compagni.
“Allora?” Shamon al resto della compagnia. “Dobbiamo deciderci ed in fretta. O resteremo senza biglietti.” Fissando poi Altea.
“A me piacerebbe vedere Nuova Camelot...” disse Shaile “... dicono sia un luogo molto romantico...”
“Io invece” fece Jade “ritengo che ci convenga scegliere Maruania. E' più grande e dunque offre più possibilità di guadagnare denaro.”
“Maruania non è un posto per noi...” sbottò Andro.
“Sempre il solito menagramo!” Esclamò Jade. “Maruania è la città più grande e libera di tutto il territorio!”
“Decidiamoci dunque!” Li spronò Shamon. “I battelli partiranno a momenti!”
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