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Vecchio 11-12-2013, 19.47.43   #62
Clio
Disattivato
 
L'avatar di Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Sorrisi a Jack, non mi deludeva mai, era un vero amico, di quelli che ringrazi ogni giorno di aver incontrato.
E quando attraversi momenti difficili, te ne rendi conto ancor di più.

Non sapevo da quanto tempo ero stesa su quella branda a fissare un punto indefinito del soffitto.
Continuavo a ripercorrere con la mentre gli ultimi avvenimenti, aspettandomi di svegliarmi, da un momento all’altro, e tirare quel sospiro di sollievo di quando ci si accorge che un incubo, per quanto reale, era solo un incubo.
Ma non mi svegliavo, continuavo a starmene stesa, immobile, incapace di pensare, di ragionare.
D’un tratto, dei rumori attirarono la mia attenzione, voltai lo sguardo verso la porta che si stava aprendo e saltai giù dal letto appena vidi Jack fare capolino, insieme a Lisa.
Erano venuti a portarmi fuori di lì!
“Hai una vista..” Disse la guardia, con voce meccanica.
“Ragazzi.. Allora?” Avvicinandomi a loro.
Si scambiarono uno sguardo che non riuscii a capire.
“La buona notizia è che il bastardo è fuori pericolo…” Disse Jack, guardandomi negli occhi.
Chiusi gli occhi e sospirai di sollievo: non ero un’assassina!
“Allora quando mi lasciano andare?” Chiesi, impaziente.
“Non è così semplice, Clio..” Disse piano Lisa.
“Che vuoi dire?” Tuonai.
Lei si limitò a guardare Jack, come a chiedere il suo appoggio.
Lui prese un profondo respiro “Ti ha denunciato..”.
Spalancai gli occhi, cercando l’ombra dello scherzo negli occhi dei miei amici, ma vi scorsi solo paura e disperazione.
“Mi stai prendendo in giro?”.
“Purtroppo no..” Sussurrò Lisa.
Il cuore iniziò a battere forte, il respiro corto, le mani che tremavano.
“Lui ha denunciato me?” Ripetei, cercando di essere più calma possibile.
“Ha cercato di stuprarmi, cazzo.. Non dovevo reagire?” Gridai, in preda alla rabbia “È colpa mia, adesso? Ma stiamo scherzando?”.
Jack si avvicinò alle sbarre e mi prese le mani nelle sue.
“Clio, ti prego, calmati…” Implorò.
Strattonai bruscamente le mani , per liberarmi dalla sua dolce stretta.
“Non dirmi di calmarmi…” Urlai “Quel porco dovrebbe stare dietro le sbarre, non io…” Mi passai entrambe le mani nei capelli.
Non era un incubo, stava accadendo davvero.
“Clio, ti prego..” Implorò nuovamente Jack.
Respirai profondamente, e alzai gli occhi a cercare quelli dei miei amici.
“Scusate, voi non c’entrate niente… La mia famiglia lo sa?”.
Jack annuii “Stanno parlando coi poliziotti.. Ascolta, ho parlato con mio padre, può difenderti lui se vuoi..”.
Scossi la testa “Un avvocato.. per l’amor del Cielo, non sono un criminale.. come può essere vero tutto questo? Come..” la voce rotta dai singhiozzi.
“Ha negato tutto Clio.. ha detto che l’hai assalito tu, che non ha fatto in tempo a difendersi..” disse Jack in un sussurro.
“Naturalmente, io ho notoriamente l’abitudine di prendere a calci e pugni la gente così, a caso.. non ve ne ho mai parlato?”. Ero davvero esasperata.
“L'hai quasi ammazzato, Clio.. avrà danni permanenti.. Poi beh, hanno trovato il borsone.. la cotta di maglia, la spada..”
“Fare scherma medievale non è un reato, dannazione!”.
Jack mi guardò negli occhi “E’ la tua parola contro la sua.. e tu, beh.. noi.. siamo..”
“Il peggiore dei mali, certo… i giornali ci andranno a nozze..” sospirai.
“In ogni caso noi siamo qui, non ti lasceremo sola..” disse Lisa, ritrovando la voce.
“Mai” continuò Jack.
Sorrisi, e presi le mani di entrambi nelle mie.
“Grazie..” mormorai, con le lacrime agli occhi.


Finii la birra in un sorso.
"Ci sto.. andiamo!" esclamai, elettrizzata "..mi serve una vacanza!".
Mi voltai poi verso Mac "Così, se torneremo delusi e scoraggiati, potrai dirci un bel 've l'avevo detto'..." facendogli l'occhiolino.
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