La vecchia rise e portò Altea allla torre più alta del castello.
Qui salirono al quarto piano e poi entrarono in una delle camere.
Sulla parete c'era il ritratto di una bellissima dama, che dava il nome alla stanza.
Il letto a baldacchino, i mobili intarsiati, il tavolino in madreperla, le sedie arabescate.
E poi le tende di velluto maltese, la poltrona foderata alla moda asburgica, le 2 ricche lampade dai cristalli di Praga ad abbellire i lati del letto.
Sul comodine c'ra uno scrigno in ebano e chiuso con un lucchetto d'oro.
"Ecco la sua stanza." Disse la vecchia zingara. "Riposi, verrò più tardi."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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