Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 13-12-2011, 20.27.05   #1553
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard fissò Missan.
“Già, curioso, vero?” Sorridendo il nobile. “Mi sono tornati alla mente i versi giusti per l’occasione…”
E cominciò a recitare:

“Il fiero tiranno, avea bella
in volo sorpreso gentil donzella.
E tutto superbo con occhi da pazzo,
gridava a quella t’ammazzo, t’ammazzo!
Ma nella prigione, perché liberarla intende,
con abile mossa sopraggiunge il Giglio Verde!
E così, corso dalla bella, l’eroe dicendo cherì,
aprì la cella e, come per magia, con lei via fuggì!”

L’ambasciatore continuava a fissare Guisgard ed i suoi complici.
Ormai il suo volto era inespressivo e bianco come quello di un cadavere.
Ad un tratto, dall’altra parte della campagna, comparve una sagoma.
“Missan…” disse Guisgard “… qualcuno vi attende… e voi mi insegnate che non bisogna far attendere monsieur boia…”
Fece un cenno ed i suoi uomini portarono via Missan.
Guisgard restò a fissare la scena.
Due volte Missan sembrò come perdere i sensi, ma trovò sempre a sorreggerlo le forti braccia degli uomini del Giglio Verde.
Fu condotto così al cospetto del boia.
Il vento sembrò fermarsi.
La lama del carnefice prima si sollevò in aria, lanciando un fulmineo riflesso cromato, per poi ricadere netta e silenziosa.
La testa del malvagio Ginestrino rotolò tra l’erba.
“Hai altri ordini, capo?” Chiese uno dei suoi.
“Non abbiamo altro da fare…” fece Guisgard “… il nostro compito è finito qui…”
Presero i cavalli e raggiunsero il porto di Calais, dove una nave li stava attendendo.
E mentre la nave lasciava le coste francesi, Guisgard restò a fissare quella terra con un enigmatico sguardo.
“Va tutto bene, signore?” Domandò uno dei suoi.
“Come è bella la Francia…” sussurrò Guisgard “… non mi è parsa mai tanto bella… e più mi allontano, più mi sembra tale…”
“Abbiamo vinto, milord.”
“No, amico mio…” sorridendo malinconico il Giglio Verde “… hanno vinto i Francesi… ora saranno di nuovi liberi…”
E sotto il suo sguardo, la nave prese definitivamente il largo, perdendosi nell’orizzonte di quel mondo fatto di avventure e sogni.

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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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