Discussione: Il Romanzo della Notte
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Vecchio 25-01-2021, 22.59.38   #83
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Dove il giorno e la notte si sfiorano e si confondono, sorge una terra perduta, di pascoli maledetti e sterili fiumi. Li si erge un castello fra le cui murature vagano spiriti antichi che neanche più l'Amore può benedire...

Vaghi fluttui e sognanti screzi, barlumi cangianti
e odorose membra di ambrato candore soffuse
svettano sul crine di selvaggi mirti,
persi lontani nella tempestosa brughiera.
Il miglio in fiore, tra aceri e bacche, coglie
l’antico disegno sul vento nelle spirali campestri.
Pallida e muta Cassiopea rincorre l’Orsa,
nei tratti crepuscolari di ciò che resta del caduco giorno.
Stretto il sentiero si inerpica e risale tremulo, fra rovinosi splendori
di celtici canti ove muse e note corrono gaie.
E’ il giaciglio dei re, meta mendica di anime scarne,
ingiusto desio di spiriti bravi e galoppi di albeggianti minuetti.
Ora muta l’ultima campagna, si fa bosco e si fa mare,
di circoli e sonagli, anelli e promesse verso la chiesetta del borgo.
Lenta suona la campana, rintocco tardo di ore fuggiasche,
richiamo di pastori d’Arcadia, nel pelvico e fulvo tramonto di gesta.
Per te, mia Maria, l’idillio di cetra, ultimo eco di sospiri rimpianti e baci rubati.
Gioielli di vetro e colori sbiaditi, volto e maschera della giovinezza salata e fuggiasca.

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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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