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Vecchio 25-05-2008, 12.04.27   #16
llamrei
Dama
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llamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamba
Perceval - Chretien de Troyes

pp.25-26

Vi volevo far leggere questo breve passo tratto dai "Romanzi Cortesi". Racconta l'"investitura" del cavaliere. Da tenere conto che il rito variava da periodo storico a periodo storico ma comunque il filo logico rimane - è comunque sempre un "rito di passaggio" ossia un rito di passaggio da uno stato ad un altro.
"Al mattino l'ospite s'alza e va al letto dove il ragazzo (Parceval) giaceva. Gli fa portare in dono camicia e brache di tela fine, calze tinte di rosso di verzino, cotta di panno di seta violetta tessuta in India. E per fargli indossare quelle vesti gli dice: - Amico, se volete credermi, prendete gli abiti che qui vedete - . - Bel signore - risponde il ragazzo -potreste parlare meglio. Gli abiti che mi fece mia madre non valgono forse più di questi? E voi colete ch'io li cambi!- . - Per la mia testa e per i mie due occhi, ragazzo, quelli ch'io vi porto valgono di più!- . - No! Valgono meno!-. - Caro amico, quando vi condussi qui non avete forse detto che avreste obbedito a tutti i miei comandi? - . - cosi farò e non mancherò in nulla-. Il ragazzo allora si veste, ma non degli abiti donati dalla madre. Il valent'uomo si china e gli calza lo sperone destro. Questa era infatti la costumanza: chi faceva un cavaliere doveva calzargli lo sperone. S'avvicinano numerosi valletti e ciascuno fa a gara per armare il giovane. Ma è il maestro che gli cinge la spada e lo abbraccia.

Da notare:
-essendo l'investitura un rito di passaggio, il cavaliere deve essere "nuovo" quindi vestito di "nuovo", vestito con abiti nuovi. Gli abiti devono essere ognuno di un colore diverso dall'altro e ogni colore rappresenta una simbologia ben precisa
- chi fa cavaliere un giovane deve essere un altro cavaliere (in questo brano è il Maestro che lo fa cavaliere)
- gli consegna sperone, armi e cingulum, degni di un cavaliere
- al posto dell'alapa (il colpo, lo schiaffo) lo abbraccia - l'alapa ha un significato molto vario: all'inizio veniva inferto in modo assai violento da far restare anche una cicatrice e serviva per far "vedere" che lo si era ricevuto; poi si era passato ad uno schiaffo (o duplice schiaffo) più leggero: questo schiaffo, nell'etica del cavaliere, è l'unico che non deve essere restituito

Ultima modifica di Hastatus77 : 31-05-2008 alle ore 11.54.40.
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