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Vecchio 03-06-2013, 00.28.56   #1354
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
A quelle parole di Clio, Solder e Masan si scambiarono un rapido sguardo.
Nessuno dei due però disse niente.
Seguirono così la ragazza e insieme continuarono quell'angusto cammino.
“Entravamo nelle gallerie, scavate nelle viscere della terra, completamente interessate dalle sepolture” disse all'improvviso uno degli operai “e così oscure che sembrava si realizzasse il motto profetico...”
“Discendano vivi nell'Inferno...” fece un altro operaio “... Salmo 54,16...”
“Gli operai” mormorò Solder “sono Capomazdesi e quindi facilmente influenzabili da questo genere di atmosfere... recitano San Girolamo e un Salmo...”
Masan annuì.
Continuarono allora a percorrere quella galleria, mentre il rumore dell'acqua era divenuto più vicino.
Ad un tratto però quel tragitto sembrò interrompersi.
Si ritrovarono davanti ad un muro.
“Possibile che non si vada oltre?” Stupito Masan.
“Impossibile!” Avvicinandosi alla parete di roccia Solder. “Non si scava una simile galleria sotto una chiesa per niente!”
“Forse era solo un nascondiglio...” mormorò Masan “... magari per fuggire dalle persecuzioni...”
“Se così fosse” replicò Solder intenta a studiare quella parete “ci sarebbero graffiti ed incisioni... i Cristiani usavano farli in posti simili... un momento!” All'improvviso. “C'è qualcosa qui! Presto, una torcia!” Illuminò quel punto. “Qui non c'è più roccia, ma... ma malta! C'è della malta! Qualcuno ha bloccato il passaggio con della malta!”
“Faccia vedere!” Avvicinandosi Masan.
“E c'è un'iscrizione qui!” Indicò Solder.
E la illuminò con la torcia:

“Per me si va dove avete perduto e lasciato i sogni.
Quando essi non sono più solo desideri, ma bisogni.
Dai campi svolazzanti di quaglie, ai giardini di pavoni screziati.
Dove ogni suo petalo premia i cuori degli uomini fra tutti privilegiati.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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