Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 24-01-2012, 14.27.33   #681
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Andaloaldo e Liaperga

Il cavaliere longobardo Andaloaldo si invaghì perdutamente della bella castellana Liaperga.
Era questa una donna, oltre che di delicata e tenera bellezza, molto colta, vivace ed intelligente.
Una sera, presso la corte del principe, Andaloaldo si dichiarò alla bella Liaperga.
“Perdonatemi, cavaliere, ma temo perdiate il vostro prezioso tempo con me.” Rispose ella alla sua dichiarazione. “Ci sono tante dame stasera a corte e sono certa che tutte loro bramano la vostra compagnia.”
“E sia, come chiedete, milady…” sospirò il cavaliere “… ma ditemi solamente… cosa vedete che non vi piace? Cosa mi manca per affascinarvi?”
“Mentirei se dicessi di non essere attratta da ciò che vedo, milord…” sorridendo lei “… siete di bell’aspetto e i vostri modi sono nobili e gentili. Ovunque, nel regno, si parla di voi e delle vostre gesta… tuttavia, cavaliere, io non bramo in un uomo bellezza e abilità guerriera… amo la prontezza di spirito e la cultura, gli animi poetici e sognanti… il mio uomo non deve far vibrare la spada, ma scivolare la penna… non gli chiedo di conquistare regni con la forza, ma di descriverne di bellissimi con la sua fantasia e di rendermi la regina di quei mondi… non deve salvarmi da draghi e infedeli, ma solo trarmi via dal grigiore di questo mondo e condurmi in una vita fatta d’amore e sogni… non giudicatemi male, milord, se vi dico che preferisco accompagnarmi ad un lesto giullare, invece che da un bello ma rozzo cavaliere.”
“Siete saggia come dicono, milady.” Fece Andaloaldo. “E ciò che dite è vero e giusto. Ma davvero credete che tutti i cavalieri ignorino le arti? Che non sappiano sognare regni per farne poi dono a colei che amano più di qualsiasi cosa al mondo? E sia, vi dimostrerò che sbagliate… Argamello!” Chiamò allora il cavaliere.
Era Argamello un dotto giullare, abilissimo a recitare enigmi ed indovinelli di difficile comprensione.
“Recita uno dei tuoi indovinelli, amico mio…” ordinò Andaloaldo davanti ad una incuriosita Liaperga “… e che sia difficile… se lo indovinerò, bada, ti farò mozzare la testa!”
E il giullare, destato da quella minaccia, cominciò a recitare:

“Badate a ogni parola e nessuna sarà vana!
Eccola, si, la vedete… è una coperta di lana!”

Il cavaliere allora restò a riflettere su quelle parole, mentre Liaperga lo fissava.
Alla fine, Andaloaldo risolse l’arcano e come premio ebbe un bacio da Liaperga, come preludio per una notte di passione ed una vita di felicità, che si confusero e unirono in un amore senza fine, il cui eco giunge a noi, ancora oggi, dal canto di qualche menestrello.

E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscite a risolvere l’arcano di Argamello (la cui testa, è bene dirlo, fu risparmiata dal bel cavaliere)?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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