Quella risposta di Altea stupì non poco il giovane pittore.
Lo si vedeva da come i suoi occhi, alle parole di lei,l'avevano fissata.
Con più intensità e desiderio di quanto non avessero trasmesso fino a quel momento.
“Certo...” disse sorridendo ad Altea.
Allora si inginocchiò davanti alla sdraio e versò in una mano la crema dal vasetto.
Cominciò così a spalmarla prima sui piedi, poi risalendo alle caviglie, fino ai ginocchi e poi alle cosce.
Evitò in quel momento la zona intima, arrivando a versare altra crema sulla pancia di lei e poi sui fianchi.
Allora passò alle braccia, alle spalle, sempre con delicatezza, garbo, quasi toccasse un'opera d'arte.
Poi iniziò a spalmarla sui seni.
Prima su uno e poi sull'altro.
A piene mani, con entrambe, spalmava quella crema fin sui capezzoli, guardandola negli occhi.
Era bellissimo toccare ed ungere quei seni, far scivolare quei capezzoli tra le dita e non staccando mai il suo sguardo dagli occhi di lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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