Minsk guardò Gwen e sorrise.
"E sia, lo riconosco." Disse. "Stavolta riconosco il mio errore e la vostra intuizione. Perciò sono in debito con voi." Divertito.
Intanto, nelle segrete, il viandante ed Altea erano in cella.
"Non possono giustiziarci ora..." lui a lei "... sei nobile e per metterti a morte serve un processo... dunque abbiamo una notte di tempo per pensare a qualcosa..." pensieroso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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