Finii il mio vino, e me ne versai dell'altro, mentre lui parlava.
Mi chiesi se avesse davvero capito o meno, ma non mi importava, trovavo davvero stupido farci la guerra in quel modo, dopotutto sapeva anche lui di non avere in mano niente.
Nessun tribunale avbrebbe ascoltato le parole scritte da una servetta, era la sua parola contro la mia, e la mia valeva di più.
Ascoltai le parole del piano e annuii.
"Mi fido del vostro giudizio su questo Minsk, gli scriveremo oggi stesso, e poi farò come dite... mi sembra un buon piano, assolutamente!".
Era vero, se questo Minsk era davvero abile come diceva lui non poteva essere altrimenti.
"E voi che farete, nel frattempo?" chiesi incuriosita.
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