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Vecchio 25-04-2010, 15.39.19   #1
lady rainbow
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lady rainbow sarà presto famoso
tradizioni di fidanzamento e matrimonio...

Che importanza avevano i sentimenti nel Medioevo??La mia curiosità e le mie ricerche oggi si sono focalizzate su un argomento che forse interesserà più le dame...oggi mi sono immedesimata in una donzella che sogna il matrimonio e con non grande sorpresa ho scoperto che nel Medioevo il matrimonio era celebrato più per motivi politico-economici che per coronare i sentimenti d'amore dei due nubendi...molti matrimoni erano combinati anche molto prima che i due coniugi nascessero e a volte essi si conoscevano nell'immediatezza della celebrazione.Questo accadeva per i ricchi per i poveri le ambizioni erano più umili..la familiarità era il valore più importante per questo gli sposi andavano a vivere con i genitori (normalmente dello sposo, della sposa se lei non aveva fratelli), per condividere con loro la gestione familiare e, ovviamente, la terra.C’erano delle regole ben precise da rispettare: le ragazze dovevano avere più di 12 anni e i ragazzi almeno 14, non dovevano essere parenti fino al settimo grado (anche se questa era una regola abbastanza elastica) e dovevano aver ricevuto i principali sacramenti della Chiesa.In alcuni periodi dell’anno non era possibile unirsi in matrimonio: dalla prima domenica di avvento all’ottava dopo l’epifania, dal lunedì prima dell’ascensione all’ottava di Pentecoste e tra la settima e l’ottava domenica di Pasqua.


Ci si scambiava l’anello, che però non era l’unico simbolo di legame reciproco: durante la cerimonia si scambiavano guanti, cappelli, coltelli, a testimonianza che il legame non era solo sentimentale e romantico, ma conferiva ai due sposi un diritto sull’altro (e, ovviamente, anche sui beni materiali).
Ovviamente non si poteva divorziare, però si poteva dimostrare che il matrimonio non era "mai esistito" o per il fatto che la consanguineità era ignota al momento del matrimonio o se si dimostrava che uno dei due coniugi era incapace di avere figli.

Gli sposi si recavano in chiesa insieme ai rispettivi genitori e parenti, il prete appurava la loro identità e procedeva con la dichiarazione di fidanzamento: "... prometti col tuo giuramento di sposare...?".
Poi iniziava il periodo dei bandi, degli annunci pubblici dell’imminente matrimonio, soprattutto per scoprire eventuali impedimenti all’unione.

La cerimonia del matrimonio era simile a quella del fidanzamento ma, ovviamente più solenne: era celebrata di norma nell’atrio della chiesa, gli sposi vestivano di rosso e la sposa doveva avere i capelli lunghi sciolti e coperti da un velo (entrambi gli sposi poi erano coperti da un unico velo).
L’anello nuziale era scambiato e infilato al dito anulare, che "è il dito con la vena che porta direttamente al cuore".
Nei matrimoni dei nobili, soprattutto dei regnanti, l’anello portava anche delle scritte, o i nomi degli sposi, o alcune cose importanti per l’uno e per l’altra.

Nel momento dello scambio degli anelli c’era l’usanza tra gli invitati di prendersi a spintoni e a volte anche a schiaffoni, per non perdere la memoria di tale evento (nella maggior parte dei casi non esistevano documenti scritti). Veniva spezzata un’unica ostia e divisa tra i due sposi, che bevevano dallo stesso calice e poi accendevano un cero alla Santa Vergine.
Alla fine della cerimonia, dopo essere usciti dalla chiesa accompagnati per mano dal prete, gli sposi, insieme ai parenti, entravano nel cimitero e andavano a pregare i propri morti.
Sulla strada per casa parenti e amici tiravano grano agli sposi, auspicio di fertilità ed abbondanza (usanza di probabile derivazione pagana, rimasta in uso anche nelle cerimonie religiose di oggi). Poi cominciava la festa: canti, balli e ricche mangiate per giorni e giorni.
Al calar del sole della prima sera, il prete benediva la stanza e il letto dove i due giovani sposi avrebbero consumato il matrimonio, anche se molte volte succedeva che dormissero separati.
FONTE:http://www.medioevo.com/index.phpopt... 05&Itemid=79

Non so voi ma anche se molte notizie già le conoscevo è sempre sconcertante leggere di limitazioni di libertà e sentimenti...chissà quanti matrimoni felici riuscirono realmente,chissà quante simulazioni ci sono state...Il solo pensiero mi fa rabbrividire...
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