Fortunatamente il professore non indagò troppo e decise di accompagnarmi fino a casa. Odiavo mentire ma quel giorno sembrava che non potessi fare altro.
Mi accomodai sul sedile del passeggero, allacciai la cintura ed indicai la strada verso casa mia.
“Non c’è problema, è la sua macchina.” risposi senza pensarci “Cioè, voglio dire... è già così gentile a venire con me, ci manca solo che io faccia la schifiltosa.” aggiunsi. Volevo sprofondare sul sedile.
Durante il tragitto colsi l’occasione per vedere se avessi in rubrica il numero di telefono Matt.
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