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Vecchio 07-04-2018, 12.01.08   #40
Altea
Cittadino di Camelot
 
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Il Sole nascente riscaldava flebilmente la mia pelle, amavo vedere il sole farsi nuova vita ad Oriente e guardai la foresta illuminata da quei colori di un' alba meravigliosa, potevo sentire lo scorrere del fiume.
Mi avviai verso la sala da colazione, sembrava un giorno perfetto ma in me vi era qualcosa di strano, guardavo un antro tra le querce nel boschetto che si affacciava al Palazzo.

"Sei un folle, un pazzo..oh ma lo sono pure io, folle di amore e desidero.
Ho sfidato la notte come te per poterti amare qui, lontano da mio marito" lei afferandogli i bruni capelli e perdendosi in quegli occhi meravigliosamente belli, misteriosi del color di un Cielo mutevole.
"Lo sai che darei la vita per te" lui baciandole le mani, le sue mani con ardore ed ardimento raggiunsero la veste scollata, gliela strappò e cadde a terra e lei rimase nuda, i suoi baci su di lei...fievolmente potevo sentire i loro gemiti, i sospiri e respiri.
"Ti cacceranno, mio marito è contro di voi..ve ne andrete da Sygma" preoccupata la Rosa Nera.
Ero ipnotizzata, i miei occhi furono percorsi da un lampo violento ed improvviso e poi udii un mio sospiro, chiusi gli occhi, la testa si reclinò prima da un lato e poi all' indietro. Lui era davanti a me...era mio, non della Dama Nera. I suoi baci sul mio collo, la lingua che assaggiava il profumo di rosa selvatica del mio collo...un gemito, un altro, il desiderio di farlo mio, mi facesse sua, mi baciò sulle labbra e le morse con foga passionale tanto da far uscire uno stillo di sangue..allungai le braccia..."Ti voglio.." esclamai.


Mi trovai a terra, le mani sulla terra arida e cercavano di afferrare ciò che non vi era, quel mistero secolare e dalle mie labbra scese un rivolo di sangue.
Serrai le mani ansimante per la sensazione di prima, il desiderio di lui era ancora vivo e non vi era soluzione, era Lei a volerlo e mi ricordai quel giorno quando andai da Padre Anselmo, il prete che gestiva la cappella del Castello dei Bastian, nonchè mio maestro e mio confidente, l' unico a cui avevo potuto confessare tutto questo.

Padre Anselmo si sedette mettendosi una mano sulla fronte alla mia confessione di quello che stavo vivendo.."Non sono pazza, Padre Anselmo, ma mi rintengono tale e io allora mi sono chiusa nel silenzio".
Il chierico prese un pesante libro e lo aprì e sbucò una lettera antica.
Mi mostrò il piccolo cimitero del castello.."Altea, ti sei mai chiesta chi giace in quelle tombe? Ti avranno detto dei tuoi antenati, ebbene è così ma vi è di più ma prima tu sposa quell' "Accio Casolare" ti devo dire la verità".
Il suo dito scorreva tra nomi di ragazze e donne.."E' chiamato il Tormento del Castello dei Bastian, molti ne parlano e, soprattutto, la gente del volgo. Quelle tombe sono di quelle ragazze e qui sono riportati i loro nomi, tutte tue antenate, e la morte è la stessa..si sono suicidate gettandosi dallo stesso balcone della torre più alta del castello".
"Mi state dicendo io ne sono colpita da questo Tormento?" sbarrando gli occhi smeraldini.
"Sembrerebbe ..qui vi è la lettera della Dama Nera scritta in punta di morte, confessando i suoi tormenti..ciò che tu sai è riportato su questa lettera..strano vero visto non l'hai mai letta..sembra un incanto o non comprendo, noi uomini del Clero ne andiamo cauti, il Buon Dio non permette di credere..ma abbiamo un ritratto della donna, è uguale a te Altea, me ne accorgevo via via crescevi e avevo il timore in me, sono andato alla ricerca dei ritratti delle ragazze morte e sono pure loro uguali alla Dama..leggi la fine della lettera..dice che tutto questo finirà quando una di voi riuscirà veramente ad amare un uomo".
Silenzio.. "E come potrebbe essere...io lo sento.. sento mi desidera, pure io..." ribattei decisa.

"E' quello che hanno lasciato scritto tutte le tue antenate morte, Bontà Divina tu sei stranamente ancora viva..lo amavano pure loro e quindi non potevano innamorarsi di altri e questo è il problema...d' altronde Afragolignonesi in giro disponibili non ve ne sono..buona fortuna Altea..ma io sono qui sempre per te, oppure affidati al prete della Pieve di Monsperon" e chiuse il libro.

Mi sistemai un pò ed entrai nel Palazzo, mi introdussi piano nella sala dove mio marito e Salamano parlavano, mi lavai con cura le mani sporche di terra ed udii il discordo del pane.
Asciugai le mani ora fredde e con un gesto di sfida presi due fette di pane bianco, una smorfia di odio nel mio sorriso e sguardo verso di lui e imburrai una fetta del pane e vi misi della marmellata di fragole, per poi posarvi sopra l' altra fetta di pane bianco e addentai quella bontà, le mie labbra assaporarono la delizia zuccherina di quella marmellata deliziandosi ma udii l' ultima frase di Salamano, sembrava qualcosa di importante e finsi indifferenza mentre mangiavo e abbondavo con il resto della colazione ma ascoltavo attentamente.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea

Ultima modifica di Altea : 07-04-2018 alle ore 23.40.11.
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