Un attimo dopo che Gwen ebbe finito di parlare tutti i monitor presenti nel corridoio, adoperati per mostrare immagini ai clienti quando il museo fosse aperto al pubblico, smisero di funzionare, per poi riprendere le loro normali funzioni però stavolta ad apparire non furono le immagini delle diverse opere esposte ma il volto di Cappuccio Nero.
"I miei saluti, monsignor Tommaso, direttore del museo e tutti coloro presenti nella struttura." Disse dal monitor. "Oh, non cercate come vostro solito di bloccare il segnale, questo è solo un breve messaggio di carattere informativo e tra pochi istante cesserà... anche se voi, ne sono certo, paghereste per poter parlare ancora con me... beh, vi avverto che nel museo sono state appena sistemate diverse cariche esplosive... fra un'ora esatta tutto il complesso salterà in aria... tutto... opere d'arte e tutti i presenti... compresa, ahimè, la mia valente assistente Gwen... a proposito, complimenti, mia cara... ottimo lavoro." Ridendo. "Naturalmente controllo ogni entrata ed uscita, avendo alterato il sistema di sicurezza interna. In pratica nessuno potrà entrare, nè soprattutto uscire. Certo, ci sarebbe la remota ipotesi per voi tutti di trovare l'esplosivo e disattivarlo, ma dubito possiate riuscirci. Però io, da uomo giusto, non essendo come voi Credente e quindi poco magnanimo verso i miei simili, voglio darvi una possibilità di salvezza... a differenza vostra che condannate da secoli chiunque non sia come vuole la vostra Santa Fede... vi lascerò un enigma come indizio per trovare l'esplosivo... eccolo e buona fortuna..." continuando a ridere.
Allora recitò il suo arcano:
"E' mobile ma non è donna o chimera
e attende la prima Luna di Primavera.
Chiude i 40 e passa oltre il terzo giorno,
ricorda la decima col sangue rosso intorno!"
Poi l'immagine del criminale anticlericale scomparve dai monitor.