Dopo che anche il vichingo e Guisgard furono entrati nella grotta, i compagni provvidero a chiudere il pesante cancello in ferro e puntellarlo con delle travi trovate lì a terra. Effettivamente aveva più l'aspetto di una spartana cripta anzichè quello di una grotta vera e propria.
Fu accesa un'altra torcia, e la luce scaturita dalla piccola fiamma lasciava intravedere tetri affreschi raffiguranti forse qualche antico cavaliere, ma erano poco visibili poichè sporchi di sangue.
Non vi erano arredamenti di alcun tipo, l'unica cosa che balzava all'occhio era una porta di legno alla fine della stanza.
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"E cavalco via fra terre che roride e stanche ora piangon con me"
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