Yldama non resistette a lungo.
Prese con vigore Gwen fra le sue braccia e le tolse con impazienza l'intimo che ancora la ragazza indossava.
La prese in braccio, senza smettere di assaporare la sua bocca e la sua lingua, portandola poi su tavolo, facendola stendere e cominciando a toccarle con desiderio i seni nudi.
Le divaricò con fremente desiderio e le gambe e vi si insinuò fra esse, facendola sua.
Fecero l'amore con così tanto impeto che quel tavolo cigolava sotto i colpi della virilità di lui, facendo sussultare ogni membra del corpo di Gwen, finoad un amplesso travolgente che la fece sciogliere mille volte nell'apice del piacere più forte.