Un uomo aveva atteso con ansia la nascita del suo primogenito.
Egli era stato un grande guerriero e sognava per il proprio figlio lo stesso destino.
E durante i nove mesi di gravidanza di sua moglie, l’uomo fece chiamare il miglior fabbro del paese, per commissionargli una spada formidabile, capace di rendere invincibili in battaglia.
Il fabbro così lavorò senza sosta a quella spada.
La scolpì nel fuoco e nella terra e la forgiò nel vento e nell’acqua.
Ben nove strati assemblò, per renderla leggera, silenziosa ed infallibile.
E la consegnò proprio il giorno in cui la moglie di quell’uomo partorì.
Ma con grande delusione dell’uomo, non nacque un bimbo, ma una bimba.
L’uomo trascorse così i mesi successivi arroccato in casa a fissare quella magnifica spada che sembrava destinata ad essere inutilizzata.
Una mattina la bambina, camminando a tentoni, si avvicinò al padre.
Questi era pensieroso e neanche si accorse di lei.
Poi la piccola attirò la sua attenzione.
“Siamo sfortunati…” disse alla figlia che sorrideva “… io non avrò un degno erede e tu finirai forse in un monastero…”
La bambina lo fissava col suo innocente sorriso.
A terra davanti a loro c’erano, da un lato la spada, e dall’altro un fiore che il vento aveva sospinto in casa.
“Quel fiore è per te…” fece il padre “… la spada invece purtroppo no…”
La bambina allora cominciò ad andare verso il fiore, prendendolo poi in mano.
Il padre chinò il capo.
Ma la piccola non si fermò e raggiunse poi anche la spada.
Il padre restò sorpreso.
Poi una risata allargò il suo volto e prese la figlia in braccio.
“Massi, piccola mia!” Esclamò raggiante. “Sarai una grande guerriera! Più grande di molti cavalieri e brandirai questa spada!”
Il giorno seguente il padre tornò dal fabbro, per fargli incidere la forma di quel fiore sulla lama della spada.
Quel fiore era un candido giglio.
Lady Morrigan, oggi è il vostro compleanno e tutta Camelot vi saluta raggiante.
E a voi che amate bardarvi nella corazza che fu della bella e valorosa Clorinda, io vi faccio dono di questa antica storia: è la leggenda della nascita di Samsagra, la magica spada che voi avete impugnato nei nostri Gdr.
E ve ne faccio dono insieme al mio più sincero augurio di felicità per questo magico giorno!
Augurissimi, milady
