“Mi scusi, signorina...” disse l'autista guardando Destresya seduta dietro attraverso lo specchietto retrovisore “... queste strade del litorale sono in gran parte da rifare...” sbirciando ancora dallo specchietto, dove l'avvenenza della ragazza in carriera era più che una tentazione.
L'auto procedeva lungo le curve che sovrastavano la scogliera, dove più sotto le spumose onde di un mare azzurrissimo finivano a baciare gli scogli.
Il porto di Baias, antico scorcio di tante ballate e tanti romanzi di predoni e pirati, apparve dopo l'ennesima curva, con in lontananza la bianca chiesa di Sant'Anna che dominava il vecchio centro abitato racchiuso dai suoi saliscendi, le strette stradine, i vari locali pittoreschi e l'odore di sabbia e salsedine a riempire l'aria.
Un labirinto di casupole ammassate e larghi caratteristici, usato in passato per disperdere attacchi di bucanieri e corsari.
Tuttavia quel mondo romantico ed avventuroso finiva poi per perdersi,o meglio unirsi e confondersi, con il porto e le sue navi ormeggiate, i ricchi natanti e le moderne fabbriche sullo sfondo, tra le scogliere a picco sul mare, brulicanti di villette bianche ed i tanti ristorantini tipici che si affacciavano sul molo vecchio.
L'auto entrò così nel porto e raggiunse infine il molo, dove l'Assunta era ormeggiata in attesa di far salire a bordo i passeggeri.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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