Discussione: Spiritualità L'ideale cavalleresco e l'ideale amoroso
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Vecchio 29-09-2009, 12.01.54   #4
Vivian
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Vivian è sulla buona strada
Assai interessante il vostro intervento Sir Guisgard. Mi permetto di esternare le mie riflessioni in proposito.
Nell'esperienza amorosa albergano e convivono i due istinti più forti e contrastanti: la ragione e la passione. Alla ragione che spinge i nostri eroi a seguire sempre e comunque l' ideale cavalleresco, si contrappone la passione, quel tumulto interiore, quella necessità oceanica che li porta a sconvolgere la propria esistenza e a sopportare il dolore che tale sconvolgimento comporta. Le necessità del cuore e del corpo cozzano inevitabilmente con gli ideali cavallereschi e portano ad uno stravolgimento di quell'ordine e di quella disciplina che caratterizzano la vita del cavaliere. Come possono convivere l'amore per il proprio re e la passione per la sua consorte? come possono convivere la difesa della propria fede e l'amore per chi va contro di essa?
Queste contrapposizioni tanto forti portano inevitabilmente ad una scissione all'interno dell'animo del cavaliere. Sia la scelta di seguire l'ideale cavalleresco, sia la scelta di seguire l'amore rappresentano per il cavaliere un atto di estremo coraggio. Scegliendo i propri ideali il cavaliere dovrà fare i conti con il vuoto lasciato dall'immenso amore che lo aveva scaldato e riempito. Scegliendo la passione dovrà invece gestire la perdita di tutto ciò che aveva faticosamente conquistato e costruito, oltre ad andare contro gli ideali in cui ha sempre creduto e cadere così in una contraddizione interiore.
Ma tale contrasto non resta solo nell'animo del cavaliere, sconfina anche nell'ambiente che lo circonda e ne sconvolge gli equilibri. Il cavaliere vive in una società in cui è valutato prima di tutto per il proprio coraggio, la propria abilità e, soprattutto, per la propria lealtà. E’ il tripudio della razionalità. Sta al cavaliere trovare un equilibrio tra i propri ideali e la propria necessità di amore. Sta al cavaliere saper dosare il controllo che ragione e passione hanno sul suo animo.
Quando però fallisce nella ricerca di questo equilibrio il cavaliere rischia di inoltrarsi nel regno di Thanatos. Se uno dei due ideali prevale sull'altro in maniera schiacciante, se vi è una scelta netta da parte del cavaliere, le conseguenze sono inevitabilmente mortali.
Pensiamo alla tragica fine di Tristano e Isotta o, nel caso opposto, all'uccisione di Clorinda da parte di Tancredi.
Una volta sconvolto l'equilibrio il cavaliere non può cercare di ricostituirlo in maniera identica, non senza conseguenze tragiche. Il cavaliere deve costruire un nuovo ordine tenendo conto dei nuovi fattori che sono subentrati nella propria esistenza. Ed è proprio nei casi in cui si trova il giusto equilibrio tra ideai cavallereschi e amore che si ottiene il lieto fine.

A presto.


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Vivian
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