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Vecchio 09-10-2010, 01.41.12   #36
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Intanto, in un luogo imprecisato del bosco, creature di un altro mondo erano a colloquio tra loro.
Icarion fissò incuriosito Empi.
Era diversa dalle ancelle che sin dalla sua infanzia erano state incaricate di accudirlo.
Per la prima volta non aveva più a che fare con qualcuno più grande di lui.
Empi era una giovane fata che aveva suscitato molta curiosità nell'irrequieto nipote di re Oberon.
"Essere cavaliere" cominciò a dire come chi recita a memoria una poesia o una filastrocca senza comprenderne davvero il significato "è un modo di essere, non di vivere! Il cavaliere è la più alta forma di virtù e perfezione che esiste a questo mondo... un essere a metà, tra la terra ed il Cielo, capace di grandi sentimenti e di altrettante grandi gesta!"
E finita di recitare questa frase tutta d'un fiato, si abbandonò ad un lungo sospiro.
"Notevole, altezza, notevole..." intervenne Fargot "... ma ritengo un simile linguaggio, sebbene superbamente pronunciato dalla vostra augusta passionalità, più adatto agli umani, da sempre in balia di passioni troppo più grandi di loro, che ad un abitante della nostra razza."
"Smettetela!" Lo zittì il principe. "Non comprendete! Io sarò cavaliere! E l'aver accettato di portarmi dietro la vostra ancella" parlando di Empi "è più di quanto ero disposto a concedere a voi ed a mio zio!"
Poi, rivolgendosi ad Empi, aggiunse:
"Bene, desidero partire all'istante! Appena sarete pronta andremo incontro a madonna Avventura!"
E dopo quest'ultima frase del giovane principe, Fargot fissò Alesia scuotendo il capo.
La fata sorrise e prese in disparte la giovane Empi.
"Permettete vero, mio signore, che saluti la mia amata discepola prima che parta con voi?" Chiese con rispetto al principe.
"Concesso, ma fate presto!" Rispose Icarion.
"Amica mia..." disse Alesia ad Empi "... bada che questo incarico è delicato... avrai notato che il nostro principe è alquanto avventato e del tutto sedotto dal mondo dell'umana cavalleria. Ma al di là del nostro fatato regno si celano pericoli molto grandi ed il nostro principe è del tutto inesperto su questo. Inoltre, qualcosa di oscuro sta accadendo nel mondo degli uomini... il male assoluto ha già sferrato il suo attacco. Sii prudente, amica mia."
La baciò sulla fronte, con materna tenerezza ed entrambe poi ritornarono al cospetto del giovane Icarion.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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