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Vecchio 08-10-2010, 01.28.54   #32
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Un cavallo con la sua galoppata rapida e poderosa divorava l'aspra terra che, tagliata dall'antico sentiero, veniva avvolta da quell'angolo di vecchia Inghilterra.
La polvere si alzava per l'aria secca e gli zoccoli del destriero sembravano galleggiare su un'indefinita polvere, che come una scia segnava il passaggio del fiero animale.
In breve quel cavaliere avvistò l'antico palazzo ducale di Cornovaglia.
Maestoso ed austero dominava su ogni cosa si trovasse in quel luogo.
E quando le guardie lo avvistarono gli si fecero incontro.
"Chi è là! Avanzate ed annunciatevi!"
"Viva il re! E viva il duca!"
"Ma questa voce... Guisgard?"
"Proprio lui!" Rispose divertito il cavaliere.
E raggiunte le due sentinelle, i tre si salutarono come vecchi amici.
"Cosa si dice qui al palazzo?"
"Nulla di che... ma il duca è adirato..."
"Il duca è sempre adirato!" Rispose Guisgard.
"Stavolte lo è davvero... persino con te." Disse la sentinella.
"Soprattutto con te." Precisò l'altra sentinella.
"Tranquilli." Sorrise Guisgard. "Ora perdonatemi, ma vado a sfidare il leone nella sua gabbia!"
E raggiunto il grande cortile, subito due ancelle si fecero avanti.
"Signore, ben trovato..."
"Grazie...un momento... sei Phina... si, sei proprio tu!" Esclamò Guisgard. "Accidenti... sei cresciuta non poco!"
"Grazie, signore..." arrossì lei "... spero mi troviate anche bella, o almeno passabile, oltre che cresciuta..."
"Mi sembra che in passato la tua bellezza non mi abbia mai lasciato indifferente..."
L'ancellà arrossì ancora di più.
"Il duca vi attende, signore." Intervenne l'altra ancella, ben più anziana e severa.
E il cavaliere si recò da suo zio.
Questi era nella grande sala ad attenderlo, in compagnia del suo buffone di corte.
"Il figliol prodigo torna finalmente a casa,
ma da aria burrascosa essa è invasa!"
Recitò il buffone andandogli incontro e facendo segno al duca.
"Ben ritrovato, Iodix, amico mio!"
"Questo ti hanno insegnato i tuoi maestri?" Chiese il duca. "A salutare prima i buffoni che tuo zio?"
"Salute a voi, mio signore." Salutò Guisgard.
"E così hai combinato un'altra delle tue bravate, vero?"
"Ascoltatemi..."
"Silenzio!" Lo zittì il duca. "Sono stanco dei tuoi colpi di testa!"
"Foste a voi a farmi entrare in quell'ordine, non io a chiederlo e..."
"Taci!" Gridò il duca. "Non hai un briciolo di rispetto! Ed io che ho sempre coperto e compreso ogni tua spacconata!"
"Io non vi ho chiesto mai niente!" Rispose Guisgard. "E non mi interessa niente, né della cavalleria, né del vostro ducato!"
A quelle parole il duca lo schiaffeggiò con forza.
"Quando torni in queste terre..." disse il duca "... almeno quando sei qui, ascolta... metti da parte ogni tuo pensiero e desiderio ed ascolta... qui tutto ti parla di noi, della nostra stirpe... i tuoi antenati seguirono Guglielmo il Conquistatore quando giunse a dominare quest'isola... il tuo sangue normanno ti pone, per diritto divino, al di sopra di tutti gli altri uomini! Non siamo sassoni o bretoni! Siamo normanni! Ed abbiamo doveri più che diritti! E solo quando lo capirai, allora potrai dirti un vero uomo! Ora non sei nulla! Nulla! Ricordalo sempre."
"Vedo che è inutile discutere con voi..." mormorò Guisgard.
"Non mi interessa ciò che pensi." Sentenziò il duca. "Domani stesso partirai. E giungerai in un luogo dove imparerai cosa vuol dire essere un vero cavaliere!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO

Ultima modifica di Guisgard : 09-10-2010 alle ore 01.50.18.
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