“Signori, signore...” disse Jean a Dacey e ai mercenari di Clio “... sua signoria lord Ferico, barone di Monsperon.”
Nella sala erano giunti anche alcuni messi vescovili, incaricati di tentare di ricucire i rapporti con il barone.
I servi intanto prepararono la tavola.
“Sediamoci, dunque.” Ferico ai suoi ospiti. “Oggi la nostra tavola è più ricca che mai.” Fissando Dacey. “Ma dove andate, bella Medea? Forse volete evitare di sedervi accanto a noi?” Guardò i messi vescovili già pronti a sedersi. “Per la bellezza ed i meriti questa giovane greca deve avere la precedenza. Via da lì, voi!” Ai messi. “Bifolchi chierici! Sedetevi più stretti e fate in modo che questa figlia di Maometto possa accomodarsi accanto a noi!” Sedendosi ed invitando i mercenari di Clio a fare lo stesso. “Faremo capire a questi zotici che è finito il tempo in cui ingrassavano con le rendite ecclesiastiche!” Con uno scroscio di risate il barone.
I servi portarono cibo e vino.
Arrivò anche il Maresciallo.
“Eccovi, nostro buon amico!” A lui il barone. “Prendete posto!”
E il pranzo cominciò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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