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Vecchio 29-11-2013, 10.06.50   #1316
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Il cuore iniziò a battere forte, per poi calmarsi, e l'ansia lasciò il posto ad una dolce felicità che mi avvolse come un caldo manto in un gelido mattino di Novembre.
Allora non mi ero immaginata tutto, allora mi amava davvero..
"Mi bastava sentirti dire che mi ami, che mi hai sempre amata... insomma, potevo anche essermi immaginata tutto.. potevo aver frainteso i tuoi sguardi.. qualcuno una volta mi ha detto che ho una fervida immaginazione.." sorrisi, stringendomi a lui "..vorrei essere così romantica da chiederti di scalare il mio balcone.. ma ciò che intendevo era molto più pratico.. non capisco come tu possa considerare un dettaglio irrilevante il fatto che tu sia sposato... Finché lo sarai.. io.." abbassai lo sguardo, arrossendo "..non sai quanto è stato difficile dormire qui, sapendo che tu eri con lei..." sussurrai "..non è una questione di tempo... ti aspetterò se esiste una possibilità..".
Mi fermai, avevo parlato abbastanza.
Restai immobile tra le sue braccia, assaporando la dolce felicità di averlo accanto.

Citazione:
All'improvviso arrivò uno dei domestici.
“Il ragazzo chiede di voi, milady...” mormorò fissando Clio.
“Si, ora andremo da lui...” annuendo Roberto “... mia moglie è in casa?”
“E' con messer Strozzi...” rispose il domestico “... conosce le persone giuste nella nuova corte reale...”
“Già...” fece Roberto “... conosco messer Strozzi... un noto donnaiolo...” guardò Clio “... forse la nostra separazione sarà ancora più breve...” le sorrise ancora “... andiamo da Diomede...” sussurrò.
Sorrisi, era questo che aveva in mente? Povera Selenia!
"Dubiti dell'onore di tua moglie, conte Fiosari?" dissi piano "..Andiamo da Diomede, se vuoi un futuro con me.. è lui che devi convincere, lo sai.. prima che decida di fidanzarmi con qualche reale europeo.. sempre che ne sia rimasto qualcuno.." strizzai l'occhio.
Nel tragitto, rammentai le sue parole di poco prima.
"Cos'è questa storia di Altaforte? Non ti è mai piaciuto quel tipo eh? Ricordo i tuoi commenti al ballo.. E' un bell'uomo, certo.. e ci sa fare con le donne, te lo concedo.. ma sta pur certo che non fa per me.." sorrisi, divertita "..ma c'è una cosa che non sai.. anche se non ha più importanza ormai.." lo guardai, felice "..era davvero lui, Mirabole.. Avevo ragione!" battendo le mani come una ragazzina "Anche se non ho ben capito se fosse anche davvero lui il fratello di Francesco, che tutti credevano morto.. beh, poco importa." sorrisi "Maledizione, Francesco!" mormorai tra i denti, rendendomi conto che l'aveva fatta franca.
Ma ero troppo felice per serbare rancore.
Quando arrivammo davanti alla mia stanza, mi balenò un'idea e feci cenno a Roberto di fermarsi.
"Ci metto un secondo.." dissi sorridendo "..tu resta qui!" gli ordinai, divertita.
Uscii poco dopo, reggendo un fagotto avvolto nella seta.
"Andiamo.." dissi.
La porta si aprì lentamente, e io riuscii a scorgere mio fratello.
Corsi da lui, appoggiando il fagotto su una poltrona, mi sedetti sul letto e lo abbracciai forte, con gli occhi pieni di lacrime.
Alzai il viso e sorrisi "Come vi sentite, Altezza?" spostandogli delicatamente una ciocca di capelli dal viso.
"Ho una cosa per te.." mi alzai e tornai alla poltrona, disfando delicatamente il fagotto, liberando la spada di mio padre.
Mi voltai nuovamente verso Diomede e gliela porsi.
"Lunga vita al re.." sussurrai tra le lacrime, senza sapere se mi stessi riferendo a lui o a nostro padre.
Non sapere era logorante, ma non osavo tempestarlo con tutti i miei interrogativi, restai in silenzio, nella speranza che fosse lui stesso a raccontare.
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