Ad un tratto Elv afferrò il braccio di Gwen, costringendola a voltarsi verso di lui.
Non era una stretta forte o violenta, ma decisa, tanto che lei si voltò meccanicamente.
E voltandosi incontrò ancora una volta gli occhi neri ed inquieti di lui.
“Questa ora è casa tua...” disse “... ed io sono il tuo padrone... giusto?” Vicinissimo a lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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