Elv dormiva e Gwen restò a guardarlo.
Lui cominciò a sognare...
Era su un cavallo bianco nei boschi di Chanty.
Ad un tratto vide un cane, un levriero dal pelo maculato.
Lo seguì mentre l'animale risaliva un pendio fino ad un ruscello che scorreva lento.
Qui la vide.
Era Gwen, vestita di nero, con un velo scuro sul viso.
Montava un cavallo nero come la notte.
Prese a spronarlo e cavalcò via.
Lui la inseguì.
Più correva però e più lei sembrava allontanarsi.
Lui tirò le briglie con forza, incitò il suo cavallo, ma vide soltanto quello di lei sparire nella boscaglia.
Raggiunse allora una vecchia chiesa abbandonata.
Si guardò intorno in cerca di lei.
Vide però Setto sulla soglia della chiesa.
“E' sconsacrata, non posso entrare.” Disse. “Ti avevo detto di andarcene via.” Toccandosi il Crocifisso al collo.
Un colpo di vento, un ululato lontano e si fece buio.
Setto era sparito ed Elv vide Gwen davanti alla chiesa sconsacrata.
Gli sorride.
Lo stesso sorriso visto a tavola, enigmatico, candido e mutevole, anche anche ambiguo e malizioso.
Di nuovo quell'ululato.
Poi la nebbia.
Dolce, umida, malinconica, opprimente, vaga, cupa.
Si svegliò di colpo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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