Visualizza messaggio singolo
Vecchio 14-08-2012, 17.29.31   #3077
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
XXXIV Quadro: Alla ricerca del perduto Fiore Azzurro

“Era così ferma nel desiderare che quella porta si aprisse che la porta, alla fine, si aprì. Rebecca non disse nulla, ma si buttò fra le braccia di Jasper Gwyn, il solo posto al mondo in cui, aveva deciso, sarebbe stato giusto piangere e non smettere per ore.”

(Alessandro Baricco, Mr Gwyn)



“Su...” disse la donna a Talia “... non scoraggiatevi. Vedrete che vostro marito verrà presto a riprendervi. Aspettante un momento...” e tornò nell'altra stanza “... ecco...” ritornando con una tazza fumante “... prendete questa tisana... l'ho fatta poco fa, ma è ancora calda... vi aiuterà a riposare... ma ditemi, da quale terra giungete e qual'è il vostro nome?”
Guisgard, intanto, era stato condotto in una grande torre, che faceva da ingresso al palazzo reale attraverso la parte occidentale del primo corso delle mura cittadine.
Due guardie lo spingevano lungo un austero corridoio, fino a giungere in un'ampia anticamera.
Due funzionari allora si avvicinarono al cavaliere, che aveva le mani incatenate dietro la schiena.
“Perchè...” fissandoli “... perchè sono stato condotti qui?”
“Avevi chiesto giustizia, no?” Chiese una voce di donna da dietro ad una tenda azzurra.
“Si, è vero...” mormorò Guisgard.
“E solo qui potrai trovarla.”
Guisgard fu subito colpito da quella voce.
Era una voce straniera per quelle terre.
Un accento che nessuno aveva nella propria cadenza.
Nessuno tranne Talia.
“Chi siete?” Domandò Guisgard.
“Tu se qui per rispondere alle domande” disse la donna “e non per farle. Cosa ne hai fatto del sergente?”
“Non ne so niente...”
“E' la tua parola contro quella di diversi testimoni.”
“Hanno detto di avermi visto litigare con lui” replicò lui “ma non di avermi visto mentre lo uccidevo.”
“Affermi di avere anche tu un testimone.”
“E' vero.” Annuì lui. “Ma nessuno vuole ascoltarlo.”
“Perchè mai?”
“Perchè...” esitò Guisgard “... perchè è una prostituta...”
“Davvero? Io credo alle prostitute.”
Guisgard fissò la sagoma che si intravedeva oltre la tenda azzurra.
“Si, io crederei alla testimonianza di una prostituta...” continuò quella voce “... esse non sanno mentire... vedono forse il loro corpo, ma non il loro cuore... tu puoi amare una prostituta per qualche moneta, ma non potrai baciarla se non pagando ben oltre il vile desiderio di lussuria...” si avvicinò alla tenda “... dimmi il nome di quella prostituta e la farò chiamare affinchè testimoni a tuo favore.”
“Io...” fece Guisgard “... io non conosco il suo nome...”
“Hai fatto l'amore con una donna, senza neanche conoscerne il nome?”
“No, non ho fatto l'amore con lei.”
“Forse stai mentendo” disse la donna “e forse neanche esiste quella prostituta.”
“Invece esiste!” Ribadì Guisgard.
“Non ti credo!” Decisa quella voce. “E sarai dunque condannato a morte!” Sentenziò.
“No!” Gridò Guisgard.
La tenda allora si aprì ed una figura si mostrò.
“Sua altezza la regina Chiarore Azzurra!” Annunciò un funzionario.
“Ma tu...” stupito Guisgard “... tu sei...” fissandola “... tu sei la ragazza del Ninfale Gioioso!”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso