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Vecchio 25-02-2011, 11.51.42   #1207
Talia
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Il Cavaliere Verde si tolse infine l’elmo e io rividi quel volto... non avrei saputo dire cosa avvenne in me in quel momento: una serie di emozioni forti mi invasero improvvisamente e la mia testa vacillò...

“Talia! Talia... sono tornati!” la voce cristallina di Eileen mi riscosse da quel torpore.
Aprii gli occhi e balzai in piedi: “Quando?” chiesi.
“Adesso! Avevo dato ordine che fossimo avvisate non appena avessero varcato le mura... Pensavo lo volessi sapere subito!”
Senza aggiungere altro mi precipitai fuori dalla stanza di Eileen, nella quale ero solita venire ospitata quando papà era costretto a lasciare Cartignone... lui non voleva che vivessi da sola nella nostra casa quando non c’era.
Percorsi la strada correndo a perdifiato, volai per corridoi e scale senza guardarmi intorno, fino a giungere nel cortile principale. L’aria fredda della notte mi tagliò la pelle, ma io non ci feci caso. Un gruppo di cavalieri stava silenziosamente smontando da cavallo al centro del cortile, mentre alcuni paggi assonnati tenevano alte intorno a loro delle torce accese. E anche a quel debole e tremante chiarore lo riconobbi subito...
“Papà!” gridai, correndogli incontro, incurante degli sguardi incuriositi e un po’ sogghignati dei suoi uomini.
Lui si voltò e mi vide: “Talia...” mormorò sorpreso, aprendo le braccia per accogliere il mio slancio “Talia, che ci fai in piedi a quest’ora? Dov’eri?”
“Da Eileen! Lei mi ha detto che eravate tornati... oh, papà, ero così in pena! Tutti questi giorni e neanche un messaggio, nemmeno una lettera, ho aspettato tanto, ogni giorno andavo fino alle mura e ti aspettavo, e il principe che continuava a dirmi di non preoccuparmi, che se pure tardavate non voleva dire che doveva esser successo qualcosa...”
Parlavo a raffica e senza riprendere fiato, come facevo sempre quando ero stata molto spaventata... lui mi interruppe con un gesto.
“Eri preoccupata?” chiese, scrutandomi serio.
Annuii.
“Talia... ma questo è il mio mestiere. Sono un soldato, lo sai! E il mio compito è eseguire gli incarichi che mi vengono affidati!”
“Lo so!” mormorai, poi alzai gli occhi e lo fissai “Ma sei anche mio padre! Sei tutta la mia famiglia... e il tuo compito è tornare a casa sano e salvo ogni sera!”
L’uomo rimase in silenzio per un momento, serio come non mai... poi sorrise.
“Hai ragione!” disse “Hai assolutamente ragione! Scusami! Ti prometto che, qualsiasi cosa accada, tornerò sempre a casa!”

C’era confusione nella cappella, ma io ero come pietrificata...
Una forte emozione mi aveva pervasa, simile per certi tratti ad un vago senso di sollievo che lentamente stava sopraffacendo tutti i timori, le paure, le angosce, i rimpianti e i sensi di colpa degli ultimi mesi...
Vedevo tutto ciò che avveniva come se fosse al di là di un vetro... le parole del Cappellano, il rapido gesto di Guisgard, l’ardore della battaglia di Belven e Cavaliere25, Morven che veniva portato via, la fuga di Guxio...
Poi finalmente trovai la forza di muovermi...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Cavaliere…” lo chiamò Geoffrey “… abbiamo liberato Cartignone… ora è questo ciò che conta… quell’assassino pagherà, non temete…” si avvicinò ed aggiunse “… avete salvato mia figlia, vi sarò debitore a vita…” e gli consegnò la sua spada sotto gli occhi di Ramon.
Mi avvicinai lentamente a loro... sentivo le mani tremarmi appena... mi fermai a pochi passi.
Sorrisi un momento a Guisgard, poi spostai gli occhi su mio padre...
“Hai mantenuto la promessa...” mormorai, e la voce mi si incrinò. Inspirai forte e cercai di dominarmi, ma non ci riuscii: scattai così avanti e lo abbracciai forte...
“Oh, papà... hai mantenuto quella vecchia promessa! Sei tornato! L’hai mantenuta... grazie!”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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