Nel frattempo per le strade di Cartignone, due figure discutevano sotto l'etereo alone lunare.
Guisgard fissò con attenzione Talia.
Un alone di tristezza era sceso sul suo sguardo.
Ma non l'aveva spento, anzi, sembrava renderlo ancora più vivo.
"Ma mi chiedo..." disse il cavaliere "... il vostro fidanzato non si chiede cosa facciate a quest'ora per le strade? Non si preoccupa che la sua dolce metà possa finire in qualche brutto guaio? Comunque non voglio avervi sulla coscienza. Camminare per il bosco, soprattutto a quest'ora, non è certo cosa per giovani dame annoiate dalla monotona vita di corte. Posso comprendere che i misteriosi fatti accaduti in questo luogo abbiano accesso la vostra ingenua e sognante fantasia, ma non voglio esserne coinvolto. E vi darò un altro consiglio... se volete un pò d'avventura allora cercatela in qualche bel romanzo! E state lontana da cose che neanche conoscete!"
Si voltò e riprese la strade per la locanda, suonando di nuovo la sua inseparabile ocarina.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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