Altea scese di sotto pronta per uscire a cavallo.
Suo marito era ormai partito per Monsperone e ciò rendeva tutto più semplice.
Lui infatti non approvava che lei uscisse sola a cavallo.
“Grazie, madama, per aver appoggiato la mia richiesta.” Disse grato Salamano. “Mio nipote? Oh è giovane e come tutti i giovani è impetuoso a volte ed in certi casi persino irrequieto, ma ha buon cuore. Vedrete, è un bravo ragazzo e lavorerà sodo. Forse è un po' troppo sognatore, ma stare qui gli farà capire come va il mondo e di certo metterà più giudizio.” Ridendo.
“Amici...” disse perplesso Setto, per poi guardare Elv “... si, certo, capisco...” annuendo a Gwen.
“Brindiamo allora alla vostra amicizia e generosità.” Alzando il bicchiere Elv. “Per questo pasto inusuale vista l'ora.” Sorridendo.
Infatti il Sole era ormai sorto.
“Come mai” chiese Setto “le tende restano chiuse? E' ormai giorno.”
Ma da sotto il tavolo con un piede Elv lo colpì, visto la domanda inopportuna e poco cortese.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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