Le virtù più nobili sono quelle esercitate in modo tale da ispirare le altrui virtù, ovvero gesta sì virtuose, per uno o tanti fattori, da risvegliarne o riesumarne di simili. Quindi, a mio parere, un'azione virtuosa è la fiamma capace di illumare le altrui virtù ove altrimenti sarebbero fioche.
Alla base di ciò concordo in pieno con Sir King Arthur, sintetizzando che un cavaliere non può prescindere da alcuna virtù, ed aggiungo che ciascuna sostiene in sé le altre.