Discussione: Enigmi a Camelot
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 03-06-2019, 00.07.14   #4856
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Quando il brillante ed inquietante dottor Ordifren giunse ad Afragolopolis tutta la nobiltà cittadina scosse il naso ed anche molti dei ricchi e rispettati borghesi non ne furono entusiasti.
Il Clero tutto mostrò il suo disappunto e solo alcuni ambienti legati alle università furono invece euforici.
Il dotto ed irrispettoso scienziato infatti si era attirato l'antipatia e la condanna di molti, suscitando viceversa l'appoggio dei giovani studenti che scambiavano la libertà per libertinaggio e la giustizia per il diritto a divertirsi.
Per questo ben presto la polizia imperiale si mise subito sulle tracce di Ordifren, braccandolo una sera di Inverno nella sua ricca casa persa in affitto appena fuori città.
In breve il discutibile scienziato vide formarsi solo terra bruciata intorno a lui, al punto che la gendarmeria Aafragolignonese arrivò a controllare la sua villa giorno e notte.
La sera fatidica, a circa un'ora dal suo arresto, Ordifren ricevette una visita.
Si trattava di Minsk, un suo giovane studente ed allievo.
Lui trovò Ordifren nel suo laboratorio e prima di essere ricevuto dallo scienziato, il giovane restò lunghi minuti a fissare un magnifico ritratto di una donna nuda vista di spalle.
Ordifren entrò da una porta trapuntata di velluto rosso e magicamente la donna del quadro si volò a sorridere verso Minsk.
“Sembra che tu le piaccia, ragazzo mio.” Disse con un sorriso enigmatico Ordifren.
“I miei omaggi, milady.” Con un inchino Minsk. “Trovo sia più bella vista di spalle, dottore.” Aggiunse poi senza troppa meraviglia.
“Concordo.” Ordifren schioccando le dita, con la donna che tornò a voltarsi assumendo la sua posizione originale. “A cosa devo la piacevole visita?”
“La stanno per arrestare, dottore.”
“Si, lo so.” Annuì divertito Ordifren. “Ed io li aspettavo con impazienza.” Fissando Minsk. “Perchè? Perchè ho il potere di deluderli. Dopo tutto nessuno è più impressionabile di un Credente.”
Si sentirono i rumori dei gendarmi che entravano in casa.
“Ma apprezzo il tuo essere venuto qui.” Continuò Ordifren. “Per questo ti farò un dono... chiedimi ciò che più desideri...”
“Io...” Minsk “... io voglio poter essere chi voglio... quando voglio... per tutto il tempo che voglio...”
“E sia.” Ridendo piano Ordifren. “E sia.” Per poi porgergli una mappa. “Loro non vogliono solo me, ma il mio intero tesoro. Su questa mappa vi è l'impenetrabile per loro Aureo di Uaarania, la chiave per ricchezze inestimabili. Conservalo con gelosia e bada di risolverlo. E' una frase le cui parole nascondono una particolarità.” In un'istante sparì sotto gli occhi di Minsk.
Le porte si aprirono un momento dopo ed i gendarmi entrarono.
Non videro Ordifren e l'unica cosa di lui che li accolse fu la sua risata trionfante.
Divenuto infatti invisibile svanì nel nulla.
Minsk abbandonò la città, portando con sé l'Aureo di Uaarania, che così recitava:

“A me non pare molto saggio cercare continui contrasti sfruttando circostanze conflittuali.”

Voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'Aureo di Uaarania?”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso   Rispondi citando