Dopo avere letto il primo volume di questo ciclo, posso dire che Jean Markale, scrive come un novello Goffredo di Monmouth.
I suoi romanzi, non sono avvincenti, però sono interessanti, perché partendo dai numerosi testi che compongono il ciclo arturiano, crea la sua narrazione... forse ispirandosi a Goffredo di Monmouth.
Ma ciò che rende estremamente interessanti i romanzi del ciclo "Il mistero del Graal", sono le numerose note che l'autore inserisce, per indicare i testi dai quali ha tratto ispirazione.
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