Discussione: Ardea de'Taddei
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Vecchio 01-02-2010, 01.41.02   #156
Guisgard
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ARDEA DE' TADDEI

LXXXIV

“L’Aldilà non è poi così, lontano.
Immaginate che il mondo e tutto
ciò che conoscete non siano altro
che l’appendice di un qualcosa di
molto più grande. Un qualcosa che
sfocia nell’infinito. Sempre che crediate
all’infinito, ovviamente.”
(La setta degli Illusi, XIV)


Arrivati a Frattagrande, Ardea e Biago trovarono la contrada deserta.
Il silenzio che percorreva le buie strade era rotto dal lento e lamentevole rintocco di una campana.
Decisero così di seguirlo, ritrovandosi poco dopo nel centro di Frattagrande.
Così assistettero ad una triste cerimonia.
Una bara veniva portata verso la chiesa, mentre dietro seguivano tutti i cittadini in religioso silenzio.
Alla testa del corteo vi era una donna che stringeva due bambini. I suoi lamenti, intervallati da uno straziante pianto, sembravano echeggiare nel buio della sera e nella tristezza di quel momento.
Ardea e Biago si segnarono tre volte alla vista di tutto ciò.
“Proprio nel bel mezzo di un funerale” prese a dire Biago “dovevamo capitare qui! Spero solo non sia un brutto presagio.”
I due poi si avvicinarono ad una locanda, dove sulla porta assisteva al funerale il proprietario.
Era un uomo anziano, con capelli ricci e bianchi e baffi arruffati.
“C’è un pasto caldo e un posto per la notte?” Gli chiese Ardea, mentre Biago teneva per le redini i loro cavalli.
“Si...” rispose senza fissarlo quel vecchio “…c’è posto qui. C’è un sacco di posto in questo luogo.”
“Chi era il defunto?” Chiese Ardea.
“Uno come tanti.”
“A giudicare da sua moglie e dai suoi figli” disse ancora Ardea “non doveva essere vecchio.”
“Non lo era.” Rispose con apatia il locandiere.
“Questi sono i nostri cavalli.” Prese a dire Biago.
Il locandiere prese le loro redini e li condusse nella stalla.
Ardea e Biago intanto presero posto ad uno dei tavoli.
“Molto socievole il nostro amico.” Disse con sarcasmo Biago.
Il locandiere ritornò con del vino e due ciotole di minestra.
“Dìte...” prese a chiedere Ardea “…era un uomo importante il defunto? Ho visto che tutta la popolazione seguiva il corteo funebre.”
“Era un povero disgraziato” rispose il vecchio “come tanti.”
“Allora” intervenne Biago, tra un cucchiaio di minestra e l’altro “aveva molti amici.”
Il locandiere lo guardò con un’espressione di fastidio misto ad apatia.
“Quando c’è qualcosa che accomuna gli uomini” rispose “allora questi si ricordano di essere tutti fratelli.”
“Che volete dire?” Chiese Ardea.
“Tutti a Frattagrande” rispose il locandiere “sanno che li accomuna la stessa cosa.”
“E cosa?” Chiese Biago mentre lucidava il fondo della sua ciotola.
“Che moriranno tutti della stessa morte!”
Biago per quella risposta quasi si strozzò, cominciando a tossire forte.
Ardea invece fissò per qualche istante il locandiere. Poi chiese:
“Che storia è questa, vecchio?”
“Una storia maledetta” rispose il locandiere “come la sorte che tocca a tutti noi.”
“Di che sorte parlate?” Chiese Ardea.
“E’ una lunga storia.” Rispose il vecchio.
“Abbiamo tutta la notte.”
Il locandiere fissò quel cavaliere.
“Chi siete?” Chiese.
“Un semplice cavaliere.” Rispose Ardea, riempiendo la sua coppa di vino ed offrendola al vecchio. “Ora bevete con noi e raccontateci cosa accade in questo posto.”
Il locandiere prese la coppa e la svuotò in un sorso solo. Poi prese a raccontare:
“Tutto cominciò quando la gran duchessa morì.”
“Parli di lady Grazia de’Mussoni?” Chiese Ardea “Non sapevo fosse morta!”
“Si...” rispose il vecchio “…la dama di ferro, come noi la chiamavamo, godeva della fiducia del duca e ha retto Frattagrande per quarant’anni.”
“Si, tutti nelle Cinque Vie conoscono lady Grazia.” Disse Ardea. “Ma ora chi governa Frattagrande?”
Il locandiere rise amaramente.
“Nessuno.” Rispose. “Solo la morte e la paura.”
In quell’istante si udì un ultimo rintocco di campana, seguito un momento dopo da un allucinante ululato.
“Per l’Inferno!” Saltò su Biago. “Di nuovo quel verso!”
“Si...” disse il vecchio “...si ode ogni notte.”
“Ma che cos’è?” Chiese visibilmente turbato Ardea.
“E’ il fantasma del molosso di lady Grazia!” Rispose il vecchio.
Ardea e Biago lo fissarono increduli.
“Arriva ogni notte dall’oltretomba, per portarci i tormenti della sua padrona!” Aggiunse il vecchio, mentre la pallida Luna della notte era emersa dalle sottili nuvole del cielo, illuminando una Frattagrande ormai sinistramente vuota e desolata.


(Continua...)
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