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Vecchio 23-04-2009, 10.38.44   #6
llamrei
Dama
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llamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamballamrei è veramente ingamba
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Originalmente inviato da Perry Undomiel Visualizza messaggio
Non lo reggerei! >.<
guarda: io ho letto la IV crociata in tutte le salse: salsa medievale, salsa greca, salsa veneziana e ti assicuro che ogni volta che prendo in mano un libro in merito a questo argomento...rimango sempre più affascinata anzi, ti/vi voglio fare un regalo: ti/vi riporto l'introduzione dell'autore
"In questo libro migliaia di guerrieri si caricano di una croce di stoffa sugli abiti; lasciano terra, famiglia e certezze per un viaggio a oriente. Un papa sogna e si risveglia bruscamente. Una flotta imponente solca il Mediterraneo carica di debiti e armati. Un pugno di coraggiosi tiene alto il vessillo dell'onore. Un impero crolla sui suoi pilastri, tra lingue di fuoco che ne distruggono le vestigia. Perchè "qui comincia la storia di coloro che conquistarono Costantinopoli."
Con queste parole, circa ottocento anni fa, un cavaliere di modeste origini iniziò a dettare un racconto. Il suo nome era Roberto di Clari, e aveva preso parte a una spedizione che si era conclusa con un evento incredibile: l'impero d'oriente, l'eredità di Costantino e Giustiniano, era stato conquistato da una manciata di "latini"(il termine "latino" era considerato dispregiativo da parte dei bizantini in quanto associato ad una cultura rude, barbarica rispetto alla grandezza e fascino di quella bizantina e quindi greca, n.d.r).
Ma quell'impero era cristiano, e ortodosso; e gli uomini che formavano la spedizione avevano fatto voto di andare a liberare il Santo Sepolcro. In Terra Santa, dunque, e passando per l'Egitto. Invece erano finiti in Grecia, attratti sempre più dalla capitale del mondo, Costantinopoli, dal suo fascino e dalle sue ricchezze.
A comandare la crociata vi erano un italiano, un fiammingo e alcuni francesi. E un vecchio cieco, che guidava la più grande potenza marittima del tempo, Venezia. A lanciare l'idea della crociata era stato un papa, Innocenzo III, uomo giovane e pieno di ideali, che si perse strada facendo tra i flutti della politica. A Costantinopoli regnava un traditore e il suo giovane nipote aveva giurato che si sarebbe vendicato. Lo fece, ma non sapeva quel che faceva.
In questo libro vogliamo rivivere quella strana e impensabile avventura che tra il 1198 e il 1204 condusse la "quarta crociata" prima a Zara e poi a Bisanzio. ...Perchè ancora oggi le conseguenze della quarta crociata fanno discutere: esse rieccheggiano tra i motivi che parte del mondo ortodosso obietta a una possibile riunificazione delle due Chiese, quella ortodossa appunto e quella cattolica. ....

MARCO MESCHINI, Introduzione del libro 1204: l'incompiuta
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