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Vecchio 22-12-2021, 00.32.38   #12688
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
A quelle parole di Gwen i 2 agenti si scambiarono una lunga ed eloquente occhiata.
"In verità" disse uno dei 2 "noi abbiamo altre notizie."
"Ossia?" Dentos.
"Sappiamo che lei, professore, crede che qualcosa di interessante, diciamo così, quelle mappe possono contenere. Dico bene?" L'altro agente al professore.
Dentos guardò Manfrin.
"Le conviene raccontarci tutto, professore." Aggiunse l'agente. "Nel suo interesse e in quello di tante altre persone."
"Diciamo..." Dentos dopo un lungo attimo di silenziosa riflessione "... che sotto l'aspetto archeologico quelle mappe hanno un certo valore..."
"Ci sta dicendo che non è solo un mito, professore?" Chiese l'agente.
"Mito è una parola molto complessa, signori." Intervenendo Manfrin. "Letteralmente significa favola... ma sin dall'antichità il mito ha racchiuso tematiche e simbolismi che svariano dalla storia, alla filosofia, all'antropologia e persino alla Religione."
"E questo credo lo pensi anche Von Masper." Il primo agente che aveva parlato.




Nel castello della Foresta Grigia, Von Masper tneva una lezione davanti alle sue allieve.
"Ora vi racconterò una bella favola..." disse lui "... un giorno contadino, dopo aver lavorato alla sua terra, cercò un riparo dalla calura in grotta vicina. Qui, cercando di sistemare un giaciglio alla buona, si accorse di qualcosa. Vide allora, fra il pietrisco, dei resti. Erano ossi e fra questi riconobbe un grosso cranio... un cranio grosso e con un enorme foro al centro della testa. Il contadino portò il cranio da un filosofo del posto, il quale lo mostrò al re. Il sovrano poi chiamò i suoi medici e ogni saggio della città per esaminare il cranio. Alla fine si decretò che era il cranio di un essere gigantesco, con un occhio solo, ossia un ciclope. Per secoli, così, gli uomini credettero all'esistenza di questi giganti guerci. Poi, un bel giorno, qualcuno, attraversando una foresta, scoprì l'esistenza di grossi animali che avevano lunghe proboscidi. Quando analizzarono infine il cranio di uno di questi elefanti, scoprirono che la grossa cavità nella testa non ospitava un solo occhio, ma riguardava proprio la sua lunga proboscide." Rise piano. "Morale di questa storia?" Fissando le ragazze, tra le quali c'era anche Destresya.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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