Ogni tarda sera, alla fine dell'ultimo spettacolo, Icarius si nascondeva tra il palcoscenico e la platea aspettando che tutti andassero via.
Tutti tranne lui.
Quando le luci si abbassavano, il sipario si chiudeva e qualcosa di magico sembrava diffondersi nel teatro, lui, sempre con la maschera, il mantello e la spada appariva in mezzo alla scena.
Forse era un sogno, forse un fantasma o magari un'allucinazione.
Ma ad Icarius non importava.
Lui aspettava di vederlo arrivare, apparire,mostrarsi.
Cominciava a recitare, narrando di avventure, duelli e grandi Amori.
Il ragazzo lo ascoltava rapito.
Ma il tredicesimo giorno era anche l'ultimo di quello spettacolo.
Ci sarebbe stato allora una nuova storia il giorno dopo.
E forse per questo quella sera lui si fermò e guardò Icarius, accorgendosi di lui.
“Ragazzo, vieni fuori.” Disse lui.
Icarius prima titubante, poi annuì e lasciò il suo nascondiglio.
“C'è un raro Fiore Azzurro perso fra le infinite stradine della notte.” Lui. “Sboccia non prima del crepuscolo e mai dopo l'alba. Hai poco tempo per cercarlo, poiché oltre l'aurora, al canto dell'allodola, svanisce e sboccia altrove. Trova quel fiore ed avrai la mia maschera e la mia spada.” Svanendo nella scenografia del palcoscenico, come un'ombra sotto la Luna piena.
Icarius tornò a casa in balia di dubbi.
Non aveva capito come cercare quel Fiore Azzurro.
Ci pensò a lungo, fino ad addormentarsi.
Sognò allora terre lontane e sconosciute, chiese e castelli.
E nel sogno vide un volto.
Si svegliò al mattino, andò a scuola ed al ritorno si fermò ancora al teatro.
I camerini erano vuoti e in uno di essi trovò una scatola.
Dentro c'erano la maschera e la spada.
In più un biglietto che così recita:
“E' senza cuore quella donna da guardare!
In rosso, bellissima e perfetta per giocare!
Dimostra doppiezza, cosa che è assai certa!
Sdraiata sul tappeto e tutti la vedono scoperta.”
Icarius prese la maschera e la spada, risolvendo l'enigma.
Divenne naturalmente Guisgard, cominciando a cercare quel raro Fiore Azzurro, tra avventure, duelli, tutto in nome dell'Amore.
E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere questo arcano?