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Vecchio 28-10-2011, 17.54.08   #52
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Anche io la penso come voi, sir Lancelot: per me quella di Lancillotto e Ginevra resta la più grande storia d’amore raccontata fino ad oggi.
Tuttavia, perdonatemi ancora, non posso essere d’accordo con quanto affermate dopo
Lancillotto e Ginevra non scelsero di seguire alcun sacrificio.
Si amarono anch’essi in segreto, proprio come fecero Tristano e Isotta.
Chretien de Troyes ci narra molto bene il rapporto tra i due amanti e questa visione è stata poi racchiusa e celebrata dalle opere successiva, partendo dalle raccolte del XIV secolo note come “Lancillotto in prosa”, divenendo un emblema dell’Amor Cortese e di tutta la produzione romanza cavalleresca.
Nel celebre “Il Cavaliere della Carretta”, Chretien ci mostra chiaramente come Lancillotto sia indifferente a tutto tranne che alla sua regina Ginevra.
Egli parte per la leggendaria terra di Gorre solo per liberare Ginevra.
Eppure in quel paese ci sono tantissimi altri prigionieri, molti dei quali cittadini di Camelot.
E solo al coraggio di Lancillotto essi devono la libertà.
Eppure, il Primo Cavaliere appare del tutto indifferente a tutto questo.
Egli vive solo per Ginevra.
Salvando la regina è solo una conseguenza la liberazione di tutti gli altri.
E per lei abbandona e perde tutto: l’onore (salendo sulla Carretta dell’Infamia), la possibilità di trovare il Santo Graal, il suo ruolo nella Tavola Rotonda e l’amicizia del suo re.
Solo il vile tradimento di Mordred porterà a scoprire l’amore tra lui e Ginevra.
Non vi è dunque alcun sacrificio volontario da parte dei due amanti.
Si sono amati segretamente, come ricorda anche il celebre episodio del torneo e del messaggio della regina a Lancillotto (il celebre “al meglio e al peggio”), quando lei, assicuratasi della fedeltà del suo cavaliere, lascerà poi aperta la porta delle sue stanze la notte successiva.
Non vi è dunque sacrificio volontario.
E del resto non occorre questo per rendere più forte il loro straordinario amore.
Lancillotto è completamente devoto a Ginevra, quasi uno schiavo.
Ma in realtà non è schiavo di lei, ma di Amore.
E questo che lo rende il Primo fra tutti i cavalieri e l’Amante Perfetto per eccellenza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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